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Fondo oculare di persona affetta da retinopatia diabetica

Retinopatia diabetica, orizzonte prevenzione

Oltre 30 per cento dei diabetici è colpito da complicanze visive, ma pochi si controllano. Il 6 luglio forum a Roma

foto-convegno-rd-web-ok.jpgIl diabete è una delle “pandemie” del nostro tempo: secondo l’OMS circa 422 milioni di persone ne sono affette, per l’Istat oltre 3,2 milioni solo in Italia. Si stima che almeno un terzo di queste persone siano colpite da retinopatia diabetica, la prima causa di cecità e ipovisione in età lavorativa; ma i danni retinici sono spesso evitabili grazie a controlli medico-oculistici periodici. Eppure nel Belpaese solo l’11 per cento dei diabetici si sottopone annualmente a una visita oculistica con controllo del fondo oculare. Quindi ancora oggi non c’è una risposta sanitaria adeguata al problema.

Il forum del 6 luglio

Fondo oculare di persona affetta da retinopatia diabetica
Fondo oculare di persona affetta da retinopatia diabetica
Nel nostro Paese l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus punta a sensibilizzare persone e istituzioni riguardo ai possibili danni del diabete a livello visivo. Per questo il 6 luglio 2017 ha promosso a Roma [[col patrocinio del Senato, dell’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, Diabete Italia, Società Italiana di Diabetologia, Società Italiana di Medicina Generale, Associazione Medici Diabetologi, Società Oftalmologica Italiana, Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) e l’Associazione d’Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la Salute e la Prevenzione]] il 2° Forum nazionale intitolato “La Retinopatia Diabetica: una lotta possibile” [[in Piazza Capranica 72]]. In quest’occasione si è tenuta una lettura magistrale di Walter Ricciardi (Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), oltre a un intervento di Matteo Piovella (Presidente della Società Oftalmologica Italiana), una relazione di Francesco Bandello (docente di Oftalmologia presso il S. Raffaele di Milano), un intervento di Simona Turco e un altro di Filippo Cruciani (entrambi del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva).

Solo il 25% dei diabetici fa screening annuali del fondo

Occorre trovare soluzioni sanitarie più adeguate. Per questo è stata presentata una mozione parlamentare con cui si mira a un nuovo modello di gestione delle persone forum_sulla_rd-verticale-roma_6_luglio_2017.jpganche ricorrendo alla telemedicina, in modo da prevenire problemi oculari che altrimenti rischiano di diventare irreversibili. Si consideri che solo un quarto dei diabetici si sottopone a un controllo annuale del fondo oculare. C’è la necessità di adottare scelte di politica sanitaria responsabili e innovative, che consentano la messa a punto di nuovi modelli di gestione, in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni di chi è colpito dal diabete e, in particolar modo, dalla retinopatia [[Naturalmente un modello sanitario innovativo a livello nazionale deve poi tradursi in politiche sanitarie regionali efficaci]]. Quindi si punta al coinvolgimento di tutti soggetti istituzionali di alto profilo. L’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus, ha fatto il punto:
Se non presa in tempo la patologia diabetica porta alla cecità o all’ipovisione (un’importante riduzione della vista)… La nostra attività della Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità] si propone di sensibilizzare il paziente e la famiglia, col coinvolgimento di diverse figure professionali. Un passo concreto è stato la creazione del [Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma, importante Centro di collaborazione OMS. Solo con interventi di questo tipo si può concretamente migliorare la qualità di vita del malato, riducendo contemporaneamente l’impatto economico e sociale di un’invalidità così importante.
Link utile: Social Manifesto sulla retinopatia diabetica Programma della giornata Leggi il Comunicato stampa Leggi l’intervista all’avv. Giuseppe Castronovo Fonti principali: WHO, IAPB, Altis

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