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Eclissi di sole (immagine UAI)

Quell’eclissi di sole che può “bruciare” la retina

Eclissi di sole (immagine UAI)Quell’eclissi di sole che può “bruciare” la retina Si possono prevenire i danni usando filtri speciali, senza cui si potrebbe perdere la vista Se il sole si oscura a causa di un’eclissi, com’è avvenuto il 20 marzo mattina, la vista può essere compromessa qualora non si usino filtri speciali che prevengono danni permanenti alla retina . Infatti quest’ultima può essere letteralmente “bruciata” quando si fissa a lungo il sole, cosa che si è erroneamente portati a fare quando si verifica un fenomeno astronomico quale la proiezione dell’ombra della luna (che si interpone tra il sole e la Terra). Però la cecità e l’ipovisione causate dall’osservazione diretta e prolungata del sole sono evitabili grazie ad alcune precauzioni.

Fondamentale è non utilizzare normali occhiali da sole, ma esclusivamente filtri specifici ad altissima protezione (come gli occhiali da saldatore, con indice minimo n. 14, che filtrano le radiazioni dannose). Del tutto sicuro è ovviamente collegarsi a siti internet che trasmettono l’ eclissi in diretta . Se non si fa uso di filtri scuri adatti si rischia una maculopatia fototraumatica: i raggi ultravioletti penetrano nel bulbo oculare e, passando attraverso il cristallino, vengono focalizzati sulla zona centrale della retina (macula), quella più sensibile che consente la visione fine. L’eclissi di sole è stata visibile tra le 9:30 e le 11:40 del mattino circa. In generale, in Italia l’oscuramento è stato maggiore nel Nord-Ovest e minore al Sud. L’eclissi totale è stata invece visibile nella sua interezza dal Nord Europa. La successiva eclissi solare, a carattere parziale, avrà luogo il 13 settembre 2015.

Link utili: Osservazioni dirette con filtri ; Proteggere gli occhi dal sole ; Oculisti, con osservazione diretta si rischia la vista

Fonti: Adn , Uai , Nasa

Pagina pubblicata il 17 marzo 2015. Ultimo aggiornamento: 20 marzo

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