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Quel mondo dipinto di blu

Quel mondo dipinto di blu Abusare della luce artificiale può disturbare il sonno: lo sostiene un esperto dell’università di Harvard 24 maggio 2013 – Gli schermi dei dispositivi tecnologici non fanno dormire sonni tranquilli. A sottolinearlo è un docente dell’Università di Harvard, Charles Czeisler, che ha pubblicato su Nature un interessante Prof. Charles Czeisler (Harvard University. 

Fonte: Nature)”  class=”right” width=”100″ height=”109″ src=”http://www.nature.com/nature/journal/v497/n7450_supp/images/497S13a-i1.0.jpg” />articolo intitolato “Gettare luce sulla deficienza di sonno”. Smanettare sino a notte fonda col proprio smartphone, tablet o col computer non è un’abitudine salutare: già dormiamo mediamente poco e siamo sovrastimolati dalla luce artificiale, che ha uno spettro di frequenze diverse da quella solare. Col risultato che il giorno dopo, magari dopo aver sofferto d’insonnia, si esagera coi caffè.</span>    <span >L’abuso degli </span><a href= schermi può creare non solo fastidi oculari diretti (se non si fanno regolarmente delle interruzioni), ma indirettamente può avere conseguenze negative sulla salute in generale perché le frequenze sul blu possono provocare insonnia (con maggiori rischi per il cuore, il sistema nervoso, ecc.). Lo stesso può essere vero per le lampadine a led: da questo punto di vista erano meglio le vecchie lampade a incandescenza che molti Paesi ora però vietano per motivi di risparmio energetico. Foto: monitorLa causa della nocività della luce emessa da diversi dispositivi artificiali starebbe – secondo lo studioso di Harvard (Usa) – nell’alterazione del ciclo sonno-veglia (circadiano) dovuto alle frequenze blu emesse in abbondanza da luci al led e da schermi grandi e piccoli. Per questo Czeisler suggerisce di arricchire le frequenze dei dispositivi elettronici con una luce giallo-arancio. Insomma, uno spettro multicolore giova alla vista e… alla qualità del sonno.

Fonte: Nature

Ultima modifica: 26 giugno 2013

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