Quei globuli bianchi che ‘divorano’ la retina Nuovo studio australiano chiarisce il meccanismo con cui la luce danneggia la macula nei malati di AMD 13 giugno 2011 – Nei malati di degenerazione maculare legata all’età ( AMD ) il sistema immunitario attacca il centro della retina: globuli bianchi chiamati macrofagi ‘divorano’ le cellule fotosensibili. Questo meccanismo è stato studiato da scienziati australiani: la sua conoscenza è importante per scoprire nuove cure, dato che attualmente l’AMD è la prima causa di cecità nei Paesi di maggior benessere e solo la forma meno comune – detta umida o essudativa – è considerata trattabile (al contrario della forma secca o atrofica). Lo studio ha rivelato come gli occhi colpiti dalla luce possano scatenare una reazione immunitaria impropria, con la conseguente ‘invasione’ dei globuli bianchi a livello retinico, dove proteine nocive possono annientare i fotorecettori . Questo tipo di auto-attacco immunitario spiega la metà dei casi di cecità nella sola Australia, dove l’Università Nazionale e The Vision Centre hanno condotto le ricerche. “Quando – spiegano i ricercatori che hanno pubblicato un articolo su IOVS – le cellule dei nostri occhi vengono danneggiate, la risposta immunitaria si scatena e invia a pulire le scorie i macrofagi (i globuli bianchi che ‘mangiano’ gli invasori o le cellule morte). Se il sistema immunitario non è ben regolato, le cellule invaditrici ‘sostano’ e richiamano ancora più macrofagi (letteralmente i ‘grandi mangiatori’)”. Insomma, è come se si scatenasse una forma locale di auto-cannibalismo. “Il nostro studio dimostra che i macrofagi depositano un complesso di proteine sulle cellule retiniche, che poi le uccide. I macrofagi ripuliscono i resti e, se il sistema immunitario non controlla il processo, i fotorecettori muoiono e vengono poi mangiati dai macrofagi”. L’auto-attacco avviene ai danni della fovea, la regione centrale della macula retinica, la zona più sensibile deputata al riconoscimento dei volti, che consente una visione a più alta definizione. Studiando la retina delle cavie la squadra di ricercatori si è resa conto che, quando la retina viene danneggiata da una forte luce, aumenta la produzione di una molecola chiamata Ccl2, che a sua volta richiama i macrofagi verso l’occhio come se fossero api attratte dal polline. Infine i macrofagi portano un’altra proteina (chiamata C3), che ricopre le cellule fotosensibili e le fa morire. Se si riuscisse a interrompere questo meccanismo dannoso si potrebbe riuscire a salvare la vista nei malati di AMD, che rischiano di perdere la visione centrale. In ogni caso la via maestra resta uno stile di vita corretto: per prevenire o rallentare la degenerazione maculare legata all’età bisogna rinunciare al fumo, seguire una dieta ricca e varia (contenente vitamine e Omega-3) e praticare regolarmente l’esercizio fisico ( clicca qui per approfondire).
Fonte principale: The Vision Centre
Ultima modifica: 7 luglio 2011.