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Il pesce fa bene alla vista (specialmente quello grasso)

Quando la dieta protegge la vista

Gli acidi grassi contenuti nel pesce hanno un effetto protettivo sul centro della retina: lo conferma uno studio Usa condotto su oltre 38mila donne

Che rapporto c’è tra il consumo di pesce e una buona vista? Il legame c’è e si vede in quattro casi su dieci. Con uno studio condotto negli Stati Uniti dall’Università di Harvard (Boston) e da una struttura ospedaliera ad essa affiliata, pubblicato nel 2011 su Arch. Ophth., è più chiaro che chi assume molti acidi grassi [[contenuti, ad esempio, nel tonno e nel salmone]] protegge meglio l’area centrale della retina dai danni degenerativi. Riducendo, quindi, il rischio di essere colpiti da AMD (degenerazione maculare legata all’età), malattia oculare che può provocare la perdita della visione centrale soprattutto negli anziani.Il pesce fa bene alla vista (specialmente quello grasso)

Analizzando i dati relativi a oltre 38mila donne, i ricercatori – finanziati tra l’altro dai National Institutes of Health statunitensi – hanno constatato che, sulla base di questionari fatti compilare a distanza di 10 anni, il rischio di essere colpiti da AMD dimunuisce del 42% in chi mangia pesce una o più volte la settimana (in confronto a chi decide di mangiarlo al massimo una volta al mese).

Secondo dati OMS del 2010 i ciechi e gli ipovedenti che hanno perduto la vista a causa dell’AMD sono circa il 6% (su 285 milioni), ma questa percentuale diventa circa sette volte più elevata nei Paesi di maggior benessere. Attualmente la malattia oculare è considerata incurabile nella sua forma secca (la più diffusa), mentre per la forma umida esistono dei trattamenti che possono rallentarne l’evoluzione.

Fonti: JAMA and Archives Journals/ Archives of Ophthalmology , Oms

Pagina pubblicata il 15 marzo 2011. Ultima modifica: 3 agosto ’18.

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