Il consumo di tabacco aumenta il rischio di uveiti, AMD, cataratta ed esoftalmo
Il fumo “annebbia” la salute oculare. Che il tabacco nuoccia gravemente alla salute è confermato da una ricerca condotta presso l’Università della California, secondo cui fumare raddoppia il rischio di essere colpiti da uveiti, infiammazioni oculari che, solo negli Usa, causano circa il 10% dei casi di cecità.
Smettere di fumare, quindi, può giovare non solo ai polmoni e al sistema cardiovascolare, ma anche agli occhi. Così è tra l’altro più difficile essere colpiti dall’AMD (degenerazione della zona centrale della retina), dalla cataratta (opacizzazione del cristallino) e da altre malattie oculari legate al malfunzionamento della tiroide (esoftalmo, i cosiddetti “occhi in fuori”).
Lo studio, pubblicato sulla rivista Ophthalmology, è stato condotto a San Francisco dal 2002 al 2009: i risultati ottenuti sui pazienti sono stati confrontati con un gruppo di controllo. Nei fumatori l’uveite si è presentata 2,2 volte più spesso rispetto a coloro che non avevano mai toccato le sigarette. Inoltre sempre nei fumatori è stato riscontrato con maggior frequenza un rigonfiamento al centro della retina (èdema maculare).
Se si hanno gli occhi rossi, si avvertono dolori, si è diventati intolleranti alla luce (fotofobia) e la visione peggiora ci si deve sottoporre prontamente a una visita oculistica. L’uveite può colpire sia la parte anteriore del bulbo oculare (in particolare l’iride) che quella posteriore (retina e nervo ottico). La sua causa non è ben nota; tuttavia è più a rischio chi soffre di malattie sistemiche come la sclerosi multipla o l’artrite giovanile o, ancora, chi soffre di herpes simplex o di tubercolosi.
Riferimento bibliografico: “Cigarette Smoking as a Risk Factor for Uveitis”, by Phoebe Lin, Allison R. Loh, Todd P. Margolis, Nisha R. Acharya, Ophthalmology, March 2010 (Vol. 117, Issue 3, pp. 585-590).
Fonte: American Academy of Ophthalmology
Notizia pubblicata il 22 marzo 2010. Ultima modifica: 16 gennaio 2018