I consigli del Ministero della Salute con le slide: prestare attenzione alle posture e ad eventuali difetti visivi
Guardate i vostri figli negli occhi: prendetevi cura anche della loro vista sin da piccoli. Si potrebbe riassumere così l’intento del Ministero della Salute, che a ottobre 2014 ha pubblicato delle slide “educative” nel suo sito ufficiale.
Quando fare i check-up oculistici
Bisogna effettuare una visita oculistica di controllo entro il primo anno di età (soprattutto per i nati prematuri) e controlli periodici nel corso dei primi 5-6 anni di vita. Successivamente la visita specialistica andrebbe ripetuta ogni 1-2 anni. Naturalmente bisogna seguire le indicazioni del pediatra e dell’oculista, i quali valuteranno la periodicità delle visite, che dipenderà da diversi fattori (diagnosi, familiarità delle malattie, ecc.). “Molti bambini – scrive il Dicastero della Salute – presentano difetti visivi che possono ridurre gravemente la capacità visiva in uno oppure in entrambi gli occhi. I difetti più comuni sono: lo strabismo (occhi ‘storti’), l’ambliopia (occhio ‘pigro’) e i vizi di refrazione (visione non nitida): miopia, ipermetropia e astigmatismo”.
Occhio ai segni oculari e comportamentali
“E’ importante controllare – ricorda il Ministero – se gli occhi del vostro bambino sono in asse: anche un piccolo strabismo può nascondere un difetto di vista che deve essere corretto. Verificate se il bambino strizza le palpebre per vedere meglio da lontano (ad esempio quando guarda la televisione) oppure se assume posture anomale durante la lettura e le altre attività visive”.
“Se il bambino – avverte il Dicastero della Salute – accusa di frequente mal di testa o ha lacrimazione abbondante e ha le palpebre e le ciglia ricoperte di secrezione, fatelo visitare da un oculista”. Altri segni specifici oculari a cui i genitori devono prestare molta attenzione sono: occhio arrossato, fastidio alla luce (fotofobia), movimenti irregolari degli occhi (nistagmo), calo della palpebra, occhi troppo grandi o troppo piccoli, iridi irregolari nella forma e nel colore. Ci sono altri indizi che possono far capire se è presente un difetto visivo. Ad esempio, se il bambino strizza le palpebre per vedere meglio da lontano (quando guarda la televisione o fa altro): in questo caso potrebbe essere miope. Inoltre bisogna controllare se assume posture anomale durante la lettura e altre attività visive: in questo caso sarà meglio fare un controllo dall’oculista. Infine ci sono altri comportamenti che potrebbero essere segno di problemi visivi: la difficoltà nel seguire oggetti in movimento o ad afferrare oggetti, cadute frequenti, posizione strana del capo, ecc.
Fonte: Ministero della Salute
Pagina pubblicata il 21 ottobre 2014