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Prevedere la disabilità


Prevedere la disabilità La risonanza magnetica permetterebbe di prevenire alcune forme d’invalidità
8 settembre 2009 – Certe forme di disabilità possono essere previste ‘guardando’ nel cervello. ù quanto sostiene l’Università degli studi di Firenze: grazie alla risonanza magnetica possono essere individuate alterazioni dei vasi sanguigni (chiamate leucoaraiosi) che preludono alla perdita di autonomia degli anziani. Dunque, si può puntare maggiormente sulla prevenzione controllando innanzitutto la pressione arteriosa che, se troppo alta, può tra l’altro avere ripercussioni a livello oculare (vedi retinopatia ipertensiva ).

Lo studio ha seguito per tre anni 639 soggetti inizialmente autonomi nelle comuni funzioni della vita quotidiana, che tuttavia presentavano alterazioni nella zona profonda del cervello. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti annualmente a test della memoria e dell’attenzione, prove per l’equilibrio e la deambulazione, valutazioni del tono dell’umore e della qualità della vita. “Già dopo un anno – spiega Domenico Inzitari, ideatore e direttore dello studio – avevamo notato che i soggetti con le alterazioni più gravi avevano maggiori difficoltà nell’uso del telefono, nel fare la spesa e prendere le medicine. I dati ottenuti dopo tre anni di osservazione hanno confermato che i soggetti che alla risonanza basale risultavano con le lesioni più estese, avevano un rischio di perdere la loro autonomia nella vita di tutti i giorni più che doppio rispetto a coloro che presentavano lesioni di grado lieve”.

Lo studio condotto da 11 centri europei (è finanziato dall’Ue) e diretto dal gruppo di ricerca fiorentino del Dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche è stato pubblicato on-line dall’autorevole British Medical Journal.

Fonti: Università di Firenze , British Medical Journal .

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