Nel caso di nascite premature c’è il rischio di contrarre una retinopatia (ROP)
19 maggio 2010 – Neonati prematuri salvati dall’ossigeno. Chi nasce troppo presto – soprattutto se pesa poco alla nascita – viene messo in incubatrice, dove trova un ambiente favorevole alla sua crescita. Se l’ossigeno è però presente in quantità eccessive si sviluppano troppi vasi sanguigni anomali che danneggiano la retina (si ha una retinopatia del prematuro detta ROP); ma se la sua quantità è troppo bassa aumenta il rischio di mortalità. Dunque, i medici si trovano – come si suol dire – tra l’incudine e il martello.
Un nuovo studio pubblicato sull’autorevole New England of Medicine affronta la spinosa questione, arrivando a una conclusione lapidaria: “L’incremento della mortalità è la preoccupazione principale, poiché un tasso inferiore di saturazione d’ossigeno è sempre più spesso consigliato per prevenire la retinopatia del prematuro”, che può causare ipovisione e cecità. Infatti, un tasso inferiore di ossigenazione (85-89%), quando messo a confronto con un tasso più elevato (91-95%) ha provocato un incremento della mortalità tra i neonati e una riduzione significativa dei retinopatici gravi.
“E’ fondamentale – ha affermato Silvia, medico oculista della linea verde della IAPB Italia onlus (800-068506) – effettuare frequentemente un esame del fondo oculare. Inizialmente va effettuato indicativamente una volta alla settimana, ma se non ci sono problematiche nuove questa frequenza si riduce progressivamente. Sui prematuri affetti da ROP si può intervenire anche con la fotocoagulazione laser per cercare di eliminare le aree della retina in sofferenza, da cui si sviluppano i fattori di proliferazione dei vasi retinici anomali (fragili); questi ultimi rischiano, infatti, di provocare una trazione fino al distacco di retina”.
Vedi anche: ROP, come prevederla nei prematuri
Fonte principale: NEJM