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PORTARE LA SALUTE VISIVA A SCUOLA

Portare la salute visiva a scuola

Una buona vista è importante sia per la salute che per i risultati scolastici: difetti non corretti portano a stanchezza e disattenzione mentre la miopia rischia di crescere sempre più a causa degli stili di vita. Quattro buone regole per proteggere la salute visiva dei nostri figli. Una visita dal medico oculista è la prima.

L’occhio umano si riposa quando guarda oggetti distanti oltre tre metri; consuma energie e affatica i muscoli quando deve mettere a fuoco immagini più vicine.

Da qui bisogna partire per capire il carico di lavoro visivo al quale sono sottoposti i bambini a partire dalla scuola materna e oltre nel ciclo scolastico.

“All’impegno scolastico si aggiunge quello richiesto da device digitali come smartphone e tablet che attirano l’attenzione dei bambini e richiedono un ulteriore sforzo dei muscoli accomodativi, responsabili della messa a fuoco” spiega il prof. Filippo Cruciani, Medico oculista e referente scientifico di IAPB Italia Onlus, la sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità.

“Questo sforzo avviene in un periodo di maturazione che vede l’occhio raggiungere la maturità funzionale attorno ai sei anni e intraprendere un percorso fisiologico di ‘miopizzazione’ che raggiunge il picco nell’adolescenza”.

Non stupisce pertanto che si stia assistendo nel mondo ad un allarmante incremento della miopia. “Le cause della miopia – spiega Cruciani – in parte sono genetiche, in parte sono legate agli stili di vita. In particolare, la vita al chiuso, l’impiego dei device e, più in generale, lo sforzo continuo di messa a fuoco, coesistono con una crescita esponenziale dei casi. Un trend che la pandemia ha peggiorato e che ha raggiunto il picco in alcune parti dell’Asia dove oltre l’80 per cento dei giovani che si iscrivono all’Università soffre di miopia”.

Dunque, quali sono le regole per proteggere la vista di bambini e studenti?

In primis la visita oculistica che, dopo il controllo alla nascita, va fatta regolarmente in tre momenti della crescita: entro i tre anni; all’inizio delle scuole elementari e all’inizio delle scuole medie.

Perché è importante sottoporre bambini e ragazzi ad una visita oculistica?

Perché il medico oculistica è l’unico in assoluto che può identificare e trattare qualsiasi condizione sfavorevole, siano esse patologie gravi o ‘normali’ vizi rifrattivi.  È il medico e nessun’altra figura l’unico che ha i mezzi e le conoscenze per valutare lo stato di salute della retina, del nervo ottico e di tutte le strutture anatomiche coinvolte nella vista.  Infine, tutte le condizioni che in un modo o nell’altro minacciano o riducono la salute dell’occhio, vengono trattate e/o risolte con molta maggiore efficacia quanto prima vengono diagnosticate.

Ci può fare qualche esempio delle patologie che devono essere diagnosticate tempestivamente nei bambini?

L’esempio classico è quello dell’occhio pigro (ambliopia), quella condizione in cui uno dei due occhi, benché anatomicamente sano, non ha sviluppato la capacità funzionale di vedere e che, se trascurata nell’infanzia, diventa irreversibile una volta cresciuti. Ma anche i più piccoli difetti visivi, ove trascurati, possono aggravare l’affaticamento e diminuire la capacità di messa a fuoco. La visita oculistica è essenziale sia per monitorare la salute visiva che per proteggerla. 

Quali sono le altre regole per tutelare gli occhi dei bambini e adolescenti?

Mai, in assoluto, permettere di guardare le cose troppo da vicino, in particolare gli schermi digitali. È qualcosa che i bambini fanno spesso, quello di tenere gli smartphone vicinissimi all’occhio. Va evitato perché, più vicino è un oggetto, maggiore è lo sforzo della messa a fuoco e, quindi, l’affaticamento. Molto importante è, anche, alternare periodi al chiuso con periodi all’aperto nel corso della giornata. Fare attività fuori casa/ufficio permette all’occhio di riposarsi guardando in lontananza. Questo vale anche per chi lavora o studia: periodicamente è consigliato distogliere lo sguardo dal libro o dal computer e lasciarlo correre fuori dalla finestra.

“L’occhio – conclude il Professore Cruciani – è lo strumento attraverso il quale percepiamo la maggior parte delle informazioni dal mondo esterno: oltre il 70 per cento. Una buona vista è un fattore importante per una vita sana e gratificante. A partire dalla scuola”.

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