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Politiche antifumo, Italia virtuosa

Però oltre 10 milioni di persone ancora consumano tabacco e il vizio è in ripresa tra i giovani

vietato_fumare3d-freedigitalphotosnet.jpgIn Italia circa un adulto su cinque fuma quotidianamente; eppure è uno dei Paesi più virtuosi al mondo sul piano delle campagne pubbliche contro il fumo. È quanto si legge in un nuovo Rapporto pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità [ [Who Report On The Global Tobacco Epidemic, 2017 ]].

Dunque il Belpaese è in buona compagnia assieme a Usa, Cina, Svizzera, Australia, Gran Bretagna, ecc. Nonostante la solerzia con cui vengono riproposte periodicamente le campagne antifumo – curate a livello statale dal Ministero della Salute e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri -, secondo l’Istituto Superiore di Sanità il consumo di sigarette è indicativamente stabile nel suo complesso, ma è in ripresa tra i giovani [[che sempre più spesso fanno sigarette a mano comprando tabacco]]. fumo_campagna_contro_tabacco-who-fumo_passivo-particolare_locandina.jpgAnche se le immagini “shock” introdotte nel nostro Paese hanno funzionato per qualche tempo da deterrente, il vizio è quindi ancora lungi dal tramontare. Mediamente in Europa ancora fuma un adulto su quattro.

Com’è noto, mentre in Italia esiste un espresso divieto nei luoghi pubblici al chiuso (ad eccezione di aree appositamente dedicate), ancora non è vietato fumare negli spazi aperti, fatta eccezione per le aree antistanti gli ospedali, le scuole e le pertinenze di altri edifici pubblici [vedi [sito del Ministero della Salute]].

Oltre dieci mln di fumatori nello Stivale

Il 19,8% della popolazione dai 14 anni in su, nel 2016, ha dichiarato di essere fumatore (circa 10 milioni 400 mila persone), il 22,6% di aver fumato in passato e il 56,1% di non averlo mai fatto. Mediamente in Italia si fumano 12,5 sigarette al dì. La fascia dei più accaniti va dai 25 ai 44 anni. Lo riporta l’Istat nell’ultima indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” [ Consulta il [sito ufficiale dell’Istat]].

I rischi per la vista

sigarette_in_digitale-fonte_freedigitalphotos.net-photospip7d4defc5de6c05efbefca886fa47194a.jpgScrive l’OMS: “Ci sono oltre 4000 sostanze chimiche nel fumo di tabacco, delle quali almeno 250 sono considerate dannose e più di 50 sono note per essere cancerogene”.

Oltre al noto rischio di tumore ai polmoni, all’aumento dei problemi cardiovascolari, pochi sanno che il fumo può causare cecità: è uno dei fattori che aumentano, ad esempio, il rischio di degenerazione maculare legata all’età (che può provocare la perdita della visione centrale) e di cataratta (che invece può essere facilmente operata).

Inoltre, è stato dimostrato che anche il fumo passivo è nocivo, tanto che in Italia esiste una legge che vieta di fumare anche nei luoghi chiusi anche se privati (ad esempio in macchina) se sono presenti minorenni o donne incinte [Vedi [D. Lgs. 12 gennaio 2016, n.6]]. Persino l’eventuale alternativo impiego delle sigarette elettroniche deve essere attentamente considerato.

Tabacco primo fattore di rischio evitabile per la salute

Ogni anno il fumo uccide quasi 700 mila persone solo in Europa (equivalente alla popolazione della città di Francoforte), il che rende il consumo di tabacco il principale rischio evitabile per la salute. Scrive infatti la Commissione europea:

Milioni di cittadini UE soffrono di malattie correlate al fumo, tra cui cancro, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie. Circa il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima e chi fuma è affetto per più anni da condizioni precarie di salute nel corso della vita. [ [Commissione europea ]]

il_fumo_passivo_nuoce_alla_salute_sin_da_bambini-web.jpgPer quanto riguarda il livello mondiale secondo l’OMS:

  1. il tabacco uccide fino a metà dei sui consumatori;
  2. miete ogni anno circa 7 milioni di vittime. Tra queste oltre 6 milioni di questi decessi sono l’effetto diretto del consumo di tabacco, mentre circa 890 mila sono l’effetto secondario sui non fumatori esposti al fumo passivo;
  3. quasi l’80 per cento dei fumatori nel mondo (oltre un miliardo) vive in Paesi a medio e basso reddito. [[WHO]]

Tuttavia circa 4,7 miliardi di persone (circa il 63% della popolazione mondiale) sono raggiunte, secondo l’OMS, da almeno una misura di controllo del consumo di tabacco.

Un numero verde per chi vuole smettere

donna_bionda_e_occhi_azzurri_al_cellulare-freedigitalphotos.net-web.jpgIl Telefono verde contro il fumo 800 554 088 gestito dall’Istituto Superiore di Sanità è anonimo e gratuito: svolge attività di consulenza sulle problematiche legate al tabagismo. Tale servizio è attivo al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, è un collegamento tra Istituzione e cittadino-utente, un punto d’ascolto e di monitoraggio. Uno strumento utile per combattere un vizio che può nuocere gravemente alla vostra salute.

Fonti: Who, Istat, Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Veronesi

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