Obiettivo copertura sanitaria universale: lo ha ricordato il Direttore Generale dell’OMS da Ginevra
Salvare vite e offrire un accesso universale alla sanità. Sono i due obiettivi-cardine di cui ha parlato il 22 gennaio 2018 a Ginevra il Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, intervenendo ai lavori preparatori [[in occasione della 142ª sessione del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, composto da 34 membri tecnicamente qualificati in materia di salute, eletti per un triennio. Il suo ruolo è quello di dar seguito alla decisioni e alle politiche adottate durante l’Assemblea generale dell’OMS, di consigliarla e di facilitarne il lavoro]] dell’Assemblea Generale della stessa Agenzia (che si terrà a maggio). Il Direttore ha ricordato anche la necessità di essere sempre pronti ad affrontare un’eventuale epidemia. Tra l’altro, ha proseguito Ghebreyesus, la voce della collettività è più potente di quella individuale, per cui è sempre importante il dialogo, il confronto e l’approccio condiviso.
Durante gli interventi successivi è stato sottolineato come uno sviluppo socio-economico sostenibile sia strettamente correlato alla salute di un popolo. La prevenzione ha persino uno stretto rapporto con i diritti umani. Sono comunque ancora troppi i Paesi dove non tutti hanno accesso alle cure.
I lavori del Consiglio OMS, iniziati il 22 gennaio, proseguono fino al 27 gennaio 2018. Il 23 gennaio il Direttore generale dell’OMS è intervenuto nuovamente: “Bisogna mantenere i fondi per assicurare la sopravvivenza dei bambini”, ha ammonito in riferimento alle campagna di vaccinazione contro la polio e la difterite.
Prevenire le patologie non contagiose
In un precedente documento dell’OMS si legge che i decessi provocati da malattie non trasmissibili sono dovuti essenzialmente a: povertà (ostacoli nell’accesso a farmaci sicuri; carenza di tecnologie per la prevenzione, lo screening, la diagnosi e i trattamenti, compresi quelli chirurgici); impatto di prodotti dannosi per la salute (tabacco, abuso d’alcol, alimentazione non salutare); rapida urbanizzazione (con annessa inattività fisica); invecchiamento demografico.
L’Organizzazione mondiale della sanità scrive:
La mortalità provocata dalle malattie non trasmissibili rappresenta una delle principali sfide per lo sviluppo del 21° secolo. Riguarda soprattutto le persone d’età compresa tra i 30 e i 70 anni e tocca tutti i Paesi: nel 2015 ci sono stati 15 milioni di decessi a causa delle malattie non trasmissibili.
Tra gli interventi dei componenti del Consiglio dell’OMS ricordiamo quello della Francia, secondo cui è importante:
1) rafforzare il ruolo dell’OMS;
2) migliorare la sicurezza sanitaria mondiale;
3) progredire verso l’obiettivo della copertura sanitaria universale.
Fonte principale: WHO