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Più risparmi con la prevenzione

Più risparmi con la prevenzione La Corte dei Conti: possibile un’ulteriore “razionalizzazione“ della spesa sanitaria pubblica 20 gennaio 2015 – “Il potenziamento dei programmi di medicina preventiva […] è uno strumento capace, sul medio-lungo periodo, migliorando le condizioni generali di salute della popolazione, di generare minore spesa sanitaria e maggiore appropriatezza nell’uso delle risorse”. Dunque più risparmi per le casse dello Stato e una spesa più intelligente. È quanto scrive la Corte dei Conti nella sua ultima relazione (“Relazione sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2013 degli enti territoriali”). Di certo la centralizzazione degli acquisti è encomiabile, ma si può fare meglio sia a livello di appropriatezza prescrittiva che di prestazioni ospedaliere. Insomma, si registra un eccesso di medicalizzazione e di medicina difensiva, laddove invece gli esami andrebbero prescritti solo quando davvero necessari. Se, a livello di gestione finanziaria sono complessivamente promosse la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna, così come la Toscana, l’Umbria e le Marche, sono invece “controllate” la Basilicata e la Liguria. In generale, quindi, sono più virtuose le regioni del centro-nord, ma questa non è una novità. Tra le regioni con maggiore incremento della spesa sanitaria corrente (periodo 2012-2013) spiccano la Toscana (+19,44%), l’Abruzzo (+17,36%) e il Piemonte (+16,47%), mentre le riduzioni maggiori si sono verificate in Calabria, Liguria, Lazio e Campania. Comunque, va detto che – oltre alle vecchie inefficienze – le regioni e le amministrazioni meridionali sono state quelle più colpite da manovre di contenimento della spesa (periodo 2008-2013). Complessivamente la sanità ha subito una contrazione nell’ultimo triennio, soprattutto a livello di spesa per il personale e di spesa farmaceutica convenzionata.

Fonte principale: Sole24h-Sanità

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