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Curva della strada. Fonte: freedigitalphotos.net

Più operazioni di cataratta, meno incidenti

Curva della strada. 

Fonte: freedigitalphotos.net”  class=”left” width=”180″ height=”120″ src=”https://iapb.it/wp-content/uploads/2008/07/Strada-curva-freedigitalphotos.jpg” />Più operazioni di cataratta, meno incidenti</span>  <strong>  </strong>  <strong>Secondo l’ <em>American Academy of Ophthalmology  </em>gli interventi aumentano la sicurezza stradale </strong>     <span > <em>21 ottobre 2010 </em> – Più interventi di </span><a href=cataratta, meno incidenti stradali: questa è un’equazione valida per l’ American Academy of Ophthalmology . Chi si opera può recuperare una buona vista perché il cristallino opacizzato, la lente naturale del nostro occhio, viene sostituita con un cristallino trasparente: così si migliora la qualità della vista, della vita e… della guida. Lo studio è stato condotto da un ricercatore, Jonathon Ng, che ha studiato il tasso d’incidenti nell’Australia occidentale prima e dopo l’intervento di cataratta al primo occhio: sono stati considerati quasi 28mila pazienti e si è notato che gli incidenti automobilistici si sono ridotti del 12,6%. Intorno ai 60 anni molte persone vanno incontro all’opacizzazione del cristallino ed entro i 70 anni quasi tutti hanno una cataratta ad uno o ad entrambi gli occhi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la cataratta è operabile. Operazione di cataratta“Chi è affetto da cataratta – spiega Silvia C., medico oculista della linea verde della IAPB Italia onlus – vede immagini poco definite, in modo simile a un quadro impressionista (come quelli di Monet): la visione si annebbia e i contorni diventano indistinti. Tuttavia, i sintomi dipendono dal tipo di cataratta: in quella più comune l’opacità del cristallino interessa sia la zona centrale che quella periferica. Inoltre si può avere la cataratta nucleare, se viene coinvolta principalmente la parte centrale del cristallino (nucleo), mentre quella corticale colpisce principalmente la parte periferica del cristallino stesso. Dunque, il tipo di disturbi visivi dipendono dal tipo di cataratta: chi è affetto dal tipo nucleare generalmente vede meglio la sera perché la pupilla è dilatata e, quindi, i raggi luminosi passano attraverso la zona periferica non opacizzata del cristallino. Il contrario accade con la cataratta corticale: cui la visione è migliore durante il giorno”.

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Fonte principale: American Academy of Ophthalmology

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