Il consumo di sigarette negli anziani tende a far opacizzare il cristallino
Il cristallino tende a diventare opaco non solo con l’età, ma anche a causa del fumo. Che esista una relazione tra il consumo di sigarette e la cataratta era già stato ipotizzato, ma un’équipe di ricercatori cinesi ha esaminato molti studi scientifici già pubblicati, facendone una puntuale rassegna.
Nonostante la cataratta possa essere rimossa chirurgicamente sostituendo il cristallino divenuto opaco con un cristallino artificiale, dove l’intervento non è a carico dello Stato – soprattutto nei Paesi in via di sviluppo – ci sono molte persone che non possono permettersi l’intervento chirurgico e, quindi, diventano ipovedenti o cieche (in questo caso, tuttavia, la loro condizione è reversibile).
Durante la ricerca è stata confrontata la prevalenza della cataratta nei fumatori con persone che non avevano mai fumato. Non solo persone che prima fumavano correvano rischi più elevati di incorrere nella cataratta, ma l’incidenza più elevata si è osservata negli anziani che ancora fumavano. In particolare si è constatato soprattutto un incremento dei casi di cataratta nucleare (opacizzazione del nucleo centrale del cristallino) e di cataratta subcapsulare posteriore (l’opacizzazione ha colpito la parte retrostante della capsula che contiene la lente) mentre, invece, un terzo tipo non si è manifestato con una frequenza più elevata (detto “corticale“ perché superficiale). E’ importante smettere di fumare anche per prevenire un’altra malattia oculare, che colpisce il centro della retina: la degenerazione maculare legata all’età (AMD). Precedenti studi hanno dimostrato, infine, che l’esercizio fisico regolare è importante sia per ridurre il rischio di contrarre la cataratta che la degenerazione maculare, oltre che per mantenere in salute l’organismo nel suo complesso (clicca qui per approfondire).
Fonte principale: IOVS
Pagina pubblicata il 15 ottobre 2012. Ultima modifica: 25 gennaio 2019