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Più controlli oculistici prima della scuola

Più controlli oculistici prima della scuola Secondo un nuovo studio Usa vanno eseguiti almeno a 3 anni e prima dei 6 anni. Altri esperti raccomandano anche un controllo alla nascita Almeno all’età di tre anni e prima dei sei anni ci sono due appuntamenti da non perdere. Quelli con un oculista. Se, poi, si esegue un controllo oculistico anche alla nascita è ancora meglio: si riducono sensibilmente i rischi di andare incontro a patologie oculari non diagnosticate. Nel numero di gennaio della rivista Optometry and Vision Science – i cui contenuti sono stati anticipati nei giorni scorsi – si legge che idealmente si dovrebbero far controllare i bambini una volta l’anno dai 3 ai 6 anni. “Bambini in età prescolare – scrivono gli autori dello studio – hanno bisogno di screening per una diagnosi precoce dei problemi visivi, in particolare per gli errori refrattivi (problemi visivi che richiedono l’uso di occhiali), ambliopia (“occhio pigro”) e strabismo (disturbi nell’allineamento degli occhi). Una diagnosi tempestiva e l’affidamento a un oculista professionista […] ha importanti implicazioni sull’alfabetizzazione scolare e sullo sviluppo dei bambini”. Da un lato occorre una comunicazione adeguata e tempestiva tra specialisti (ad esempio tra pediatri neonatologi e oculisti), mentre dall’altro molti genitori dovrebbero seguire con maggiore attenzione i figli e non saltare i controlli oculistici prima dell’ingresso alle primarie (scuole elementari).

Leggi anche: “ Decalogo per proteggere gli occhi dei bambini Apri gli Occhi, apri le porte ” è un progetto di cui si parla in un sito americano dedicato alla prevenzione della cecità in età pediatrica.

Fonti principali: Optometry and Vision Science , Wolters Kluwer Health

Pagina pubblicata il 15 dicembre 2014.

Ultima modifica: 16 dicembre

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