Il Ministero della Salute ha presentato la Relazione annuale al Parlamento su prevenzione e riabilitazione visiva
Un’Italia sempre più anziana e una domanda crescente di riabilitazione visiva. Nel 33,4% dei casi gli over 65 hanno subito limitazioni visive da gravi a moderate. Se, invece, si considerano gli ultra 75enni si arriva a 43 su 100, mentre tra gli over 15 si arriva al 17,6%. [Nella stessa fascia d’età due persone su cento soffrono di gravi limitazioni sul piano visivo, percentuale che sale però al 5,4% tra chi ha più di 65 anni e all’8,6% tra gli ultra 75.]] Sono questi alcuni dei numeri citati nel [sito ufficiale del Ministero Salute, che fa riferimento alla Relazione annuale al Parlamento su prevenzione e riabilitazione visiva, trasmessa al Parlamento il 18 gennaio 2019.
Il documento riporta tutte le attività svolte in questo settore dal Dicastero della Salute, dalla IAPB Italia onlus e dal Polo Nazionale dei Servizi e Ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva nonché ciò che avviene nelle singole Regioni.
Il Ministero della Salute spiega:
È la legge 284/97 a stabilire l’esistenza e il funzionamento di specifici Centri di prevenzione e riabilitazione visiva che devono erogare prestazioni specialistiche in ambito di riabilitazione visiva e sostiene il lavoro dell’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità e del suo Polo Nazionale; ciò rappresenta una garanzia nel nostro Paese per la tutela dei diritti delle persone con disabilità visiva.
Il numero dei casi assistiti nei centri di riabilitazione visiva è passato da 22.091 nel 2016 a 26.900 nel 2017, con un incremento che sfiora il 22%. Ciò segnala un aumento significativo della domanda, in particolare tra gli ultrasessantacinquenni. Infine i centri per la riabilitazione visiva degli adulti sono risultati essere in percentuale maggiore (46,6%) rispetto alla fascia di età compresa tra 0 e i 18 anni (23,3%).
Fonte: Ministero della Salute