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Onu, la Dichiarazione universale dei diritti umani compie 60 anni

Assemblea Generale delle Nazioni UniteOnu, la Dichiarazione universale compie 60 anni Tutti gli uomini nascono liberi ed eguali in dignità e diritti, compreso quello alla salute


10 dicembre 2008 – Oggi si celebra l’anniversario delle Dichiarazione universale dei diritti umani a 60 anni dalla sua adozione da parte dell’Onu, considerato essere attualmente il documento ufficiale più tradotto al mondo.


Tale dichiarazione venne adottata il 10 dicembre del 1948, due anni dopo la fondazione delle Nazioni Unite. La sua matrice illuministica è evidente sin dall’articolo 1: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.


Essa, ha sottolineato oggi il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano in un messaggio, “ha Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitanoaffermato il valore essenziale della dignità umana, ovunque nel mondo, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione o opinione, cittadinanza o status sociale. Adottando quel documento, la comunità internazionale ha riconosciuto che il primato dei diritti della persona è condizione basilare per realizzare concretamente la pace, la libertà e la giustizia fra i popoli”.


Eppure tra il mondo ideale e quello reale ancora c’è ancora un divario troppo ampio: “Mentre in tante parti del mondo – ha proseguito Napolitano – antiche violazioni non sono scomparse, la tutela dei diritti deve infatti affrontare nuove minacce legate al terrorismo, alla tutela dell’ambiente ed ai cambiamenti climatici, alle lesioni della privacy, all’impatto delle crisi economiche sulle condizioni di vita dei singoli e delle collettività”. Per questo occorre un “rinnovato e più forte impegno da parte delle istituzioni, delle associazioni e dei singoli per prevenire ogni ingiustificata violazione dei diritti e garantirne la loro tutela”.


Il Palazzo di Vetro ONUAnche la possibilità di accedere alle cure ha un ruolo nella Dichiarazione universale dell’Onu. “Ogni individuo – recita poi l’articolo 25 – ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia , con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza – conclude l’articolo – per circostanze indipendenti dalla sua volontà”.
Per leggere la Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu clicca qui.

Fonti: Onu, Quirinale.

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