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Ministero della Salute (sede centrale)

Ok al Piano Sanitario Nazionale, ora più prevenzione

Ministero della Salute (sede centrale)Ok al Piano Sanitario Nazionale, ora più prevenzione Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri si guarda all’esecuzione del Piano Nazionale per prevenire anche le malattie oculari 28 gennaio 2011 – Dopo il sì al Piano Sanitario Nazionale (2011-13) – approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 gennaio su proposta del Ministro della Salute Ferruccio Fazio – si guarda ora all’esecuzione del Piano Nazionale per la Prevenzione (2010-12). Quest’ultimo documento consta complessivamente di 55 pagine e, pur avendo come minimo comun denominatore la prevenzione delle patologie e dei disturbi, ha un approccio di ampio respiro: si parla, ad esempio, di prevenzione come cultura e integrazione, di abitudini, comportamenti e stili di vita non salutari. Oltre ad affrontare la prevenzione della disabilità e, per la prima volta, della cecità e dell’ipovisione (così come dell’ipoacusia e della sordità), il Dicastero della Salute ha dedicato spazio alle strategie per scongiurare il diabete, le malattie cardiovascolari e i tumori.Cataratta congenita (Fonte: missionforvisionusa.org) L’impatto psicosociale della cecità e dell’ipovisione – si legge nel Piano Nazionale della Prevenzione – è molto rilevante . Tali condizioni, specie se compaiono alla nascita o precocemente nell’infanzia, creano situazioni complesse perché, oltre a determinare una disabilità settoriale, interferiscono con numerose aree dello sviluppo e dell’apprendimento. A prescindere dagli aspetti più squisitamente umani, riguardo al dramma di un bambino non vedente, esistono i problemi economici legati alla sua assistenza e alla sua formazione che incidono pesantemente sulla famiglia e sulla società. I difetti oculari congeniti [ cataratta , glaucoma , retinoblastoma , retinopatia del prematuro (la cui prevenzione deve seguire protocolli nazionali specifici)] rappresentano oltre l’80% delle cause di cecità e ipovisione nei bambini fino a cinque anni di età e più del 60% sino al decimo anno”. Proprio per affrontare queste tematiche si riunisce periodicamente, presso il Ministero della Salute, la Commissione nazionale per la prevenzione della cecità , della quale fa parte anche la IAPB Italia onlus (Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per prevenzione della cecità). Le regioni hanno, infine, chiesto espressamente che il Dicastero della Salute individui le priorità entro il 28 febbraio 2011 sulla base dell’esame dei Piani regionali di prevenzione presentati entro la fine dello scorso anno. Note vedi retinopatia diabetica . grassetto nostro.

Fonti: Gazzetta Ufficiale (n.12 del 17-01-2011), Governo.it, Ministero della Salute, Oftalmologia Sociale Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2011.

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