Ocse: l’Italia assiste bene i malati gravi Ma la spesa per la salute in rapporto al Pil è leggermente inferiore alla media dei Paesi industrializzati 9 dicembre 2009 – Virtuosa, ma non troppo. Pur avendo complessivamente una buona assistenza sanitaria, l’Italia spende per la salute un po’ meno degli altri Paesi Ocse. Parliamo dell’8,7% del Pil contro l’8,9% della media dei 30 Stati industrializzati (2007), pari a circa 1800 euro, che sono pagati prevalentemente con le tasse. Il nostro Paese cura bene i malati gravi e tende a evitare il ricovero dei malati cronici (ad esempio diabetici, asmatici, bronchitici). Invece, per quanto riguarda l’ipertensione (vedi retinopatia ipertensiva) e lo scompenso cardiaco, i tassi di ospedalizzazione sono pari o superiori rispetto alla media Ocse. Nel confronto con altri Paesi avanzati la spesa italiana non brilla particolarmente: sul podio ci sono al primo posto gli Usa, col 16% del Pil (dove però incide molto il privato), seguiti da Francia (11%) e Svizzera (10,8%). Nel decennio 1997-2007 il Belpaese ha aumentato mediamente la propria spesa del 2,4% l’anno, ma è sempre solo poco più della metà rispetto alla media Ocse (+4,1%). Tra l’altro in Italia è prevista una riduzione di 9.800 posti letto entro giugno del 2011.
Fonte principale: Ocse