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Occhio pigro per uno su diciotto

Occhio pigro per uno su diciotto Studio condotto in Germania: con l’ambliopia il bulbo oculare è integro ma la vista rischia di essere compromessa L’occhio pigro è un potenziale pericolo per le capacità visive. Se però viene diagnosticato sin da piccoli i danni sono prevenibili: generalmente viene bendato l’occhio sano, in modo tale da far lavorare l’occhio malato (ambliope) e, dunque, dare la possibilità alla corteccia cerebrale di svilupparsi correttamente (in particolare i circuiti deputati alla visione tridimensionale). Com’è noto, senza visione binoculare non si ha la corretta percezione delle distanze. Attualmente – sostiene uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Deutsches Ärzteblatt International – una persona su diciotto in Germania vede molto male a causa di seri problemi visivi infantili. Lo sostengono ricercatori tedeschi dell’Università J. Gutenberg di Magonza, che hanno analizzato l’acuità visiva di 3227 persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Ben 182 partecipanti avevano l’ambliopia: nella metà dei casi la malattia era dovuta a una differenza rilevante tra i difetti visivi dei due occhi (anisometropia), mentre quasi in un caso su quattro allo strabismo e, negli altri casi, soprattutto a entrambi i problemi. Più è grande il bambino e più basse sono le chances di successo del trattamento. Dunque le visite periodiche sin dalla nascita – soprattutto ai tre anni e prima di entrare a scuola – sono fondamentali, sia ad opera dei pediatri che degli oculisti. La prevalenza dell’ambliopia nella popolazione varia molto a seconda degli studi e dei criteri adottati: mentre nella pubblicazione sopra citata è del 5,6% in Germania (35-44 anni), un precedente studio del 2000 riportava in Australia una prevalenza di circa il 3% sopra i 40 anni, una percentuale che ricorre più frequentemente anche in altre ricerche.

Fonte: Deutsches Aerzteblatt International Pagina pubblicata l’8 giugno 2015.

Ultima modifica: 23 giugno

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