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Occhiali sperimentali ipovedenti (Foto: S. Hicks, Oxford University)

Occhiali high-tech per gli ipovedenti

Occhiali sperimentali ipovedenti (Foto: S. Hicks, Oxford University)Occhiali high-tech per gli ipovedenti Li ha messi a punto l’Università di Oxford: forniscono informazioni aggiuntive sull’ambiente grazie a una microtelecamera e a una rete di led Una microtelecamera incorporata nella montatura, un minicomputer da tasca e un reticolo di led inseriti nelle lenti. Non è un dispositivo di James Bond, ma sono gli occhiali high-tech per gli ipovedenti presentati dall’Università di Oxford a una mostra organizzata dalla Royal Society di Londra (dal 5 al 10 luglio 2011). Si tratta di un dispositivo avveniristico che consente di ottenere informazioni aggiuntive e più chiare sull’ambiente circostante, che potrebbe avere costi contenuti ed è ancora in corso di perfezionamento. Grazie a piccole luci inserite nelle lenti, infatti, si può capire se e dove siano presenti oggetti, persone e ostacoli. Tecnologie già in uso in macchine fotografiche, cellulari e videogame sono state sfruttate per gli occhiali del futuro: riconoscimento dei volti, software d’inseguimento degli elementi e rilevatori di posizione. In questo modo le persone ipovedenti potrebbero avere una maggiore indipendenza di movimento. Gli occhiali potrebbero aiutare – scrive l’Università di Oxford – persone colpite da disabilità visiva a causa della degenerazione maculare legata all’età e della retinopatia diabetica. I ricercatori puntano, infine, a sfruttare un software di riconoscimento caratteri per tradurre in parole sintetiche sia i numeri che le scritte.

Fonte: Oxford University

Pagina pubblicata il 7 luglio 2011. Ultimo aggiornamento: 12 luglio 2011

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