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Occhio bionico

Nuova luce grazie all’occhio bionico

Occhio bionicoNuova luce grazie all’occhio bionico Un cieco ha recuperato parzialmente la vista grazie a un dispositivo installato al Moorfield’s Eye Hospital di Londra 4 marzo 2009 – L’ occhio bionico ha ridato parzialmente la vista a un cieco. Dopo oltre trent’anni di oscurità ora riesce a distinguere il bianco dal grigio e dal nero, può seguire una linea e presto… spera di vedere la luna. Anche se attualmente consente una visione limitata – sotto forma di flash luminosi qualitativamente rudimentali – grazie al dispositivo installato sette mesi fa al Moorfield’s Eye Hospital di Londra, la vita di Ron è cambiata. Ne ha dato notizia la Bbc. Pur con tutte le cautele del caso – si tratta di esperimenti pilota – l’alta tecnologia, che ormai ha Retinite pigmentosa (visione tubulare)sconfinato nella letteratura fantascientifica, è riuscita in parte a rimediare agli effetti deleteri di una malattia oculare a carattere genetico: la retinite pigmentosa , che danneggia irreparabilmente la retina dalla periferia verso il centro (visione tubulare come nella foto). Dunque, questo tipo di occhio bionico – messo a punto grazie al progetto Argus II – è costituito da una retina artificiale (basata su un chip) che riceve senza fili le immagini provenienti da microtelecamere collocate sulla montatura degli occhiali; infine, queste immagini vengono inviate – sotto forma di segnali elettrici – attraverso il nervo ottico fino alla corteccia cerebrale.

Fonte di riferimento: Bbc Ultimo aggiornamento di questa pagina: 2 dicembre 2009

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