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Nella sanità più disturbi psicologici legati al lavoro

Camice biancoNella sanità più disturbi psicologici legati al lavoro Secondo l’ISPESL un occupato su quattro nella sanità soffre di disturbi psicologici legati allo stress 17 febbraio 2010 – Lo stress psico-fisico può colpire più facilmente chi lavora nella sanità. Infatti circa il 26% degli occupati nel settore lamenta forti rischi legati al proprio benessere mentale. Sarebbero le donne, impiegate nella sanità e nella pubblica amministrazione, ad essere particolarmente esposte. Il fenomeno, comunque, è ancora più esteso, tanto da interessare circa 40 milioni di europei. È quanto ha fatto presente l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL). è il carico di lavoro eccessivo, indicato dal 14,5 % degli occupati, la principale

Fonte di stress. Seguono le manifestazioni di prepotenza e discriminazione (avvertite da circa il 4,6% dei lavoratori) e le minacce o le violenza fisiche sul luogo di lavoro (circa l’1,6%). Infatti, oltre un milione di lavoratori è soggetto a fenomeni di discriminazione, mentre circa 381 mila si dichiarano esposti a minacce o violenze fisiche. “L’importanza della salute mentale e del benessere al lavoro è stata riconosciuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione della Conferenza Ministeriale sulla Salute Mentale del 2005”, ha affermato Sergio Iavicoli, direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro. Per questo sono stati conclusi due accordi volontari sullo stress correlato al lavoro (2004) e sulle molestie e la violenza nel luogo di lavoro (2007). “Tra i rischi psicosociali al lavoro – ha concluso Iavicoli – emerge la gravità dello stress nei lavoratori italiani ed europei. Si tratta di un problema che, secondo L’Unione europea, interessa circa 40 milioni di cittadini”.

Fonte: ISPESL

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