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Nel mondo oltre un miliardo di persone presbiti

Circa 517 milioni di anziani hanno bisogno di occhiali ma non riescono ad ottenerli

10 dicembre 2008 – Il problema visivo degli anziani per antonomasia: si tratta della presbiopia, che secondo un nuovo studio pubblicato da ricercatori australiani sulla rivista Archives of Ophthalmology, colpisce all’incirca un miliardo di persone. Ben 410 milioni di individui non sarebbero in grado di svolgere mansioni che richiedono proprio una buona vista da vicino. Il dramma è che, secondo questa stima, 517 milioni di persone non hanno la possibilità di procurarsi occhiali.

Si tratta di cifre che riguardano il 2005; dato che si sta verificando un invecchiamento della popolazione mondiale (attualmente pari a 6,7 miliardi di persone), si stima che nel 2020 i presbiti saranno 1,4 miliardi e nel 2050 circa 1,8 miliardi.

Il motivo per cui, a partire dai 40 anni, bisogna ricorrere alle lenti per leggere e svolgere altri compiti è principalmente dovuto a un invecchiamento del cristallino: la lente contenuta nel nostro occhio perde la sua elasticità e, dunque, non consente più di mettere a fuoco le immagini sulla retina.
Il prof. Brian A. Holden, dell’Università di New South Wales (Sydney) e i suoi collaboratori hanno passato in rassegna diversi studi e hanno usato anche le proiezioni dell’istituto demografico statunitense (US Census Bureau).

“Se deve essere raggiunto – osservano i ricercatori – l’obiettivo di Vision 2020 (un programma portato avanti dall’Oms e dalla IAPB, ndr), che è quello di eliminare la cecità evitabile e l’ipovisione – in questo caso dovute a un errore refrattivo non corretto -, i progetti dovranno comprendere la fornitura di risorse umane, di buoni occhiali e di sistemi per farli avere a questo mezzo miliardo di persone che ne hanno bisogno”.

Articolo originale: Brien A. Holden; Timothy R. Fricke; S. May Ho, “Global vision impairment due to uncorrected presbyopia“, Arch Ophthalmol. 2008;126[12]:1731-1739

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