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Il Ministero della Salute ha creato un nuovo organo

Istituito il Comitato tecnico nazionale per la prevenzione della cecità

ministero_della_salute-eur-rm-scritta-web.jpgRaccogliere dati sulle menomazioni della vista, prevenire la cecità, sviluppare linea guida per evitare la disabilità visiva (ipovisione compresa) e promuovere campagne d’informazione sulle malattie oculari. Sono queste le missioni principali del nuovo organo creato dal Ministero della Salute presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria. Grazie a un Decreto ministeriale [[del 13 giugno 2017, a firma del Ministro Beatrice Lorenzin, ndr]], infatti, è stato istituito il Comitato tecnico nazionale per la prevenzione della cecità. La riunione d’insediamento si è tenuta il 3 luglio 2017 presso il Dicastero della Salute. Tra gli ultimi appuntamenti segnaliamo quello che si è tenuto l’11 giugno 2018.

Tra l’altro porta avanti – si legge del Decreto istitutivo – iniziative di “monitoraggio delle iniziative di cooperazione internazionale svolte dagli enti e dalle associazioni italiane per la prevenzione delle menomazioni della vista nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree povere, in armonia con le linee guida OMS”. Inoltre punta ad attuare il Piano Nazionale di prevenzione 2014-2018, in particolare col seguente obiettivo:

“Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali” (ipovisione e cecità), basato sullo screening oftalmologico pediatrico in due momenti importanti: la nascita e l’età di 3 anni; [si aggiungano inoltre] conseguenti iniziative di prevenzione di disturbi della vista in età prescolare e scolare.

occhi_azzurri_bambino_foto-hodan-web.jpgLa promozione e l’orientamento dei programmi d’informazione e prevenzione dovranno essere in accordo con l’azione dell’Organizzazione mondiale della sanità, in particolare col Global Action Plan 2014-2019, in modo da favorire la prevenzione primaria (campagne d’informazione per ridurre o rimuovere i fattori di rischio delle malattie oculari), la prevenzione secondaria (sviluppo e diffusione di metodi per la diagnosi precoce di patologie oftalmiche a impatto sociale [come la [retinopatia diabetica, la degenerazione maculare legata all’età e il glaucoma]]) e la prevenzione terziaria (riabilitazione visiva).

Il Comitato tecnico nazionale per la prevenzione della cecità è composto da 18 esperti, tra cui il Presidente Mario Stirpe della Fondazione Bietti. Tra i suoi componenti si annoverano Filippo Amore (Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva); Filippo Cruciani (Polo); Silvio Mariotti (OMS); Serena Battilomo, Raniero Guerra e Filippo Cicogna (Ministero della Salute); Giuseppe Castronovo (Presidente della IAPB Italia onlus); Emilio Balestrazzi (già primario di Oculistica al Gemelli); Francesco Bandello (San Raffaele di Milano); Mario Angi (CBM); Teresio Avitabile (Università di Catania); Leonardo Mastropasqua (Università di Chieti); Edoardo Midena (Università di Padova); Paolo Nucci (Università di Milano); Giovanni Staurenghi (Ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano); Monica Varano (IRCSS Fondazione G. B. Bietti) e Gianni Virgili (Ospedale Careggi di Firenze).

Fonte principale: Ministero della Salute

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