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Meno ospedali in Italia

Meno ospedali in Italia Annuario del Servizio Sanitario Nazionale: -3,2% delle strutture pubbliche tra il 2009 e il 2012. Posti letto al 3,9 per mille abitanti, inferiori alla media Ue 22 giugno 2015 – I cittadini italiani assistono a un progressivo taglio dei posti letto riconducibile anche alla chiusura di alcuni ospedali. Secondo l’ultimo Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN ), tra il 2009 e il 2012 si è avuta una riduzione del 3,2% di strutture pubbliche. In molti casi già c’erano state riconversioni e accorpamenti di strutture ospedaliere. A livello nazionale sono disponibili 3,9 posti letto ogni 1.000 abitanti, di cui quelli per malati acuti sono 3,3. Complessivamente ci sono oltre 200 mila letti per la degenza ordinaria (ricoveri classici), ma gli interventi possono avvenire anche in day hospital (più di 17.500 posti) e in day surgery (quasi 8.400 posti, tra cui quelli per la cataratta ). Il numero dei posti letto in Italia certamente è al di sotto della media dell’Unione europea, che si attesta attorno a 5,5 posti per 1.000 abitanti. Si consideri che, nel nostro Paese, su 1.091 istituti di cura esistenti, oltre la metà sono pubblici (53%). L’Umbria (con 3,6 posti letto per 1.000 abitanti) e la Campania (con 3,2 posti) sono fra le Regioni con la minore disponibilità di ricovero. Invece a livello nazionale i letti destinati alla riabilitazione e alla lungodegenza sono 0,6 ogni 1.000 abitanti, con una notevole variabilità regionale.

Fonte di riferimento: Ministero della Salute

Ultima modifica: 27 agosto 2015

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