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Meno disabilità visiva nei Paesi sviluppati e nell’Est europeo

Meno disabilità visiva nei Paesi sviluppati e dell’Est europeo
Negli ultimi 20 anni la prevalenza di cecità e ipovisione si è fortemente ridotta in Occidente e nell’Europa centro-orientale 25 marzo 2014 – Nel giro di vent’anni la diffusione della cecità si è dimezzata nei Paesi sviluppati e nell’Europa centro-orientale, mentre quella dell’ipovisione medio-grave è diminuita del 38%. A sostenerlo è un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Ophthalmology , sulla base di 243 lavori selezionati tra 15 mila studi scientifici precedenti. Tra il 1990 e il 2010 si è passati da una prevalenza di ciechi sulla popolazione dello 0,2% allo 0,1%, mentre per gli ipovedenti medio-gravi essa si è ridotta dall’1,6% all’1%. La cataratta era la causa più frequente di cecità in tutte le zone considerate nel 1990, “ma la degenerazione maculare e l’errore refrattivo non corretto (ad esempio la forte miopia, ndr ) nel 2010 sono diventati le cause più frequenti di cecità nei Paesi ad alto reddito, ad eccezione dell’Europa centro-orientale, dove la cataratta rimane la prima causa”. “Il glaucoma e la retinopatia diabetica – scrivono ancora gli autori della ricerca internazionale – sono stati rispettivamente la quarta e la quinta causa di cecità in entrambi gli anni (1990 e vent’anni dopo, ndr ). L’errore refrattivo non corretto, seguito da cataratta, degenerazione maculare, glaucoma e retinopatia diabetica, è stato la causa più comune di ipovisione moderata o grave nel 1990 e nel 2010”.

Fonte: British Journal of Ophthalmology

Ultima modifica: 26 marzo 2014 N. B.: La IAPB Italia onlus ha pubblicato i dati sopra riportati attenendosi allo studio originale (riproposti in chiave divulgativa). I numeri citati non sono però in alcun modo attribuibili – né direttamente né indirettamente – all’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Sezione italiana che non può, di conseguenza, garantirne né l’attendibilità né la veridicità.

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