Mappa proteica per individuare malattie retiniche La distribuzione delle proteine presenti nella coroide può fornire indizi sullo sviluppo di certe malattie oculari
4 agosto 2014 – I processi biochimici che sono alla radice di alcune malattie oculari possono essere svelati mediante un’analisi della distribuzione delle proteine in uno strato che si trova a contatto con la retina. È quanto hanno fatto due ricercatori dell’Università dello Iowa (Usa), che hanno mappato 4.403 proteine presenti nella coroide, tessuto vascolare del bulbo oculare che fornisce ossigeno e nutrienti alla retina. Ad esempio, è stata rintracciata una “firma molecolare” della più comune causa di cecità nei Paesi più sviluppati: la degenerazione maculare legata all’età (AMD), che colpisce la macula (area della retina con cui si legge, si guardano i volti, ecc.) e può causare una perdita della visione centrale. Studiando l’abbondanza o la carenza di determinate proteine in diverse aree della coroide, i ricercatori possono comprendere meglio le cause determinanti di certe malattie oculari che portano alla cecità. Lo studio delle proteine presenti nella coroide aiuta a spiegare perché determinati geni sono associati all’AMD e potrebbe aiutare a trovare nuovi trattamenti: attualmente è considerata trattabile solo la forma meno comune della degenerazione maculare legata all’età (umida o essudativa), più devastante e a più rapida evoluzione. Tuttavia attualmente è noto che un corretto stile di vita (smettere di fumare, praticare regolarmente esercizio fisico, nutrirsi in modo sano, soprattutto con pesce) può aiutare a prevenire o a rallentare l’evoluzione dell’AMD.
Fonti: Jama Ophthalmology , The University of Iowa (Usa)