Maggiori protezioni contro gli infortuni oculari Al lavoro i traumi oftalmici si possono prevenire in sette casi su dieci. Il Vision Council statunitense: maggiori precauzioni per mansioni a rischio 10 dicembre 2010 – Ogni giorno circa duemila lavoratori americani sono colpiti da traumi oculari prevenibili. Il Vision Council statunitense ha lanciato l’allarme: occorrono più protezioni degli occhi quando si svolgono mansioni a rischio. Secondo le stime tre lavoratori su cinque non indossavano, al momento del trauma, alcuna protezione oppure ne avevano una inadeguata. Oltre alle disposizioni di legge da rispettare c’è però anche un’attenzione individuale alla propria salute: si va dagli occhiali di protezione agli schermi con filtri (ad esempio per la saldatura ad alta temperatura), passando per gli elmetti e la maschere facciali filtranti (per difendersi, ad esempio, dalle esalazioni nocive all’interno di alcune industrie chimiche). Basti pensare che i traumi oculari che avvengono nel mondo del lavoro si possono prevenire in sette casi su dieci. Dopo le mani e i piedi sono gli occhi ad essere i più colpiti: segno che mancano adeguate misure di protezione, data la delicatezza dell’organo. Proprio di questi temi si è discusso anche in Italia lo scorso 8 ottobre, in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Oftalmologia Legale che si è svolto a Milano (SIOL). “Quella da trauma – ha spiegato il Prof. Filippo Cruciani, docente presso l’Università Sapienza di Roma – è la prima causa di cecità monolaterale (che colpisce un solo occhio, ndr ) in età lavorativa: è un problema importante. Secondo studi nostri e stando a quello che dice un registro americano, gli infortuni sono prevenibili al 70%. Inoltre la gravità del trauma è inversamente proporzionale all’età: quanto più si è giovani tanto più la prognosi è peggiore. Nel mondo lavorativo italiano l’occhio è la terza sede anatomica per infortunio, dopo la mano e il piede (dati Inail)”. Gli uomini, ha rilevato l’American Academy of Ophthalmology, sono colpiti tre volte più frequentemente rispetto alle donne dai traumi oculari. Negli Usa, quindi, è il sesso maschile a ‘farsi carico’ del 73,5% degli incidenti, il più delle volte domestici (52% dei casi). Complessivamente ben due milioni e mezzo di americani sono soggetti annualmente a traumi oculari. Oltreoceano un trauma all’occhio su quattro avviene in casa: in un caso su quattro mentre si gioca o si pratica sport, per un altro quarto mentre si effettuano riparazioni e, per il resto, soprattutto mentre si lavora in giardino. Quasi la metà dei traumi oculari sono, negli Usa, a danno di persone tra i 30 e i 64 anni, mentre i bambini con meno di 12 anni incidono per il 12%. Oltre il 40% di essi avviene tra mezzanotte e le sette del mattino. Per tutti questi motivi anche l’American Academy raccomanda l’impiego di occhialini protettivi a norma di legge. (Leggi anche “ I rischi oculari del fai-da-te “).
Fonti di riferimento: The Vision Council, SIOL (ottobre 2010), American Academy of Ophthalmology.