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Macchine parlanti: il mondo dell’audio-lettura

I benefici della lettura sono infiniti: migliora l’umore, acuisce competenze, permette di imparare. Come fare laddove una disabilità visiva rende questa attività complessa o addirittura non realizzabile? Le tecnologie offrono diverse soluzioni

Leggere può essere un modo piacevole per trascorrere il tempo ma, oggi più che mai, rappresenta anche una competenza primaria che ci permette di essere
e vivere in una società contraddistinta da una costante evoluzione della comunicazione sostenuta da moderne abitudini e nuove tecnologie.
La lettura è sempre più una necessità anche per chi, per vari e diversi motivi, fatica a farlo.
Non a caso, sia che si tratti di un passatempo che di un bisogno legato allo studio, al lavoro o alle attività della vita quotidiana, la capacità di lettura è uno dei principali parametri che viene valutato per comprendere al meglio la qualità della vita e i bisogni riabilitativi delle persone con disabilità visiva che si rivolgono a centri di educazione e riabilitazione visiva.
Le strategie di intervento sono diverse a seconda dell’età, degli obbiettivi da raggiungere e del residuo visivo disponibile.
Ad esempio, nel bambino il progetto tiflopedagogico valorizza le risorse maggiormente spendibili anche in prospettiva per favorire l’apprendimento e l’accrescimento delle competenze e conoscenze lungo tutto il percorso di studi e di vita.
Nel caso di adulti o anziani sarà invece prioritario mantenere nell’immediato l’autonomia domestica, lavorativa e per le attività legate al tempo libero.
Proprio il tempo libero è di frequente visto come priorità soprattutto dalle persone anziane che vorrebbero trovare conforto nella lettura, toccasana per l’umore,
l’ansia e lo stress.
D’altronde un buon libro può influire positivamente sul nostro modo di pensare, sul nostro umore, sulla nostra creatività e sulle nostre emozioni; inoltre, molti studi hanno dimostrato che leggere aumenta le nostre capacità cognitive, stimola i nostri pensieri e la nostra immaginazione. Se il residuo visivo lo permette, si può far fronte al deficit visivo attraverso l’adozione di ausili ottici od elettronici ingrandenti che aumentando le dimensioni dei testi li rendono maggiormente leggibili.
Qualora le abilità di decodifica visiva non siano però sufficienti al punto da rendere eccessivamente faticosa la lettura, sottraendo risorse alla comprensione del brano se non addirittura rendendolo incomprensibile, si può decidere di sfruttare il canale dell’udito o del tatto qualora la persona sia nella condizione di apprendere l’uso del codice braille per sopperire al deficit visivo.
La lettura attraverso l’ascolto può essere realizzabile con diversi strumenti e anche in questo caso l’evoluzione tecnologica diventa una risorsa importante per
provvedere alle diverse necessità degli utenti. Esistono applicazioni che grazie ai software TTS (text-to-speech) permettono di trasformare un testo in formato digitale in file audio.

Questo tipo di funzione la si ritrova già come opzione di accessibilità su vari tablet e smartphone. Sono comunque disponibili software specifici che possono essere installati anche su personal computer per leggere documenti o altri contenuti presenti su internet e social.
Di fronte all’esigenza di leggere un documento stampato in formato cartaceo, si possono utilizzare sistemi di lettura automatici OCR (riconoscimento ottico caratteri) che permettono di acquisire l’immagine attraverso una fotocamera per poi leggerla con l’ausilio di una sintesi vocale. Questi sistemi sono in grado di gestire ed elaborare anche pagine contenenti immagini e diverse colonne di testo e non richiedono particolare competenza o manualità per la gestione dei comandi da parte di chi li deve usare.
Un’ulteriore risorsa è data dagli audiolibri, ovvero registrazioni audio in formato MP3, fatte da un lettore professionista o da un volontario che possono essere ascoltate su computer, tablet, smartphone e lettori mp3.
Meritano infine una menzione, per il sempre maggiore interesse che stanno suscitando, anche gli smart speaker. Veri e propri “altoparlanti intelligenti”, con
funzionalità che si estrinsecano con la sintesi vocale di un’assistente virtuale, come ad esempio Alexa; questi sistemi attraverso un’intelligenza artificiale riescono ad interpretare semplici comandi vocali impartiti con un linguaggio naturale, fornendo risposte a diversi generi di domande in modo semplice ed immediato, grazie all’accesso a servizi digitali ed informatici espressamente legati al mondo di Internet.

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