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Linea verde con l'Oculista

Linea verde con l’oculista

Mai come oggi la consultazione telefonica con l’oculista di IAPB Italia si dimostra importante per ricevere ascolto e risposte. Molti dubbi nascono dallo stress della quarantena. Altri da problemi gravi che non vanno sottostimati.

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 è possibile chiamare il numero verde 800-068-506 e parlare con l’oculista IAPB.

“Il servizio di consulenza” spiega la dottoressa Sara D’Angelo “non ha la pretesa di offrire diagnosi o prescrivere trattamenti, perché la distanza e la mancanza di strumentazione precludono un tale grado di precisione. Ciononostante, parlando con le persone si possono capire molte cose, dare indicazioni di massima e, soprattutto, ‘liberarle’ da un pensiero, spesso infondato, che le preoccupa”.

“Le persone con le quali parlo si dimostrano coscienti e comprensive per i limiti di quello che posso fare al telefono e si instaura un bellissimo rapporto: sono felici che qualcuno li ascolti e, ove possibile, le rassicuri o fornisca loro una linea d’azione fondata da seguire. Spesso richiamano nei giorni successivi per condividere con me il fatto che si sentono meglio”.

Molte chiamate, ultimamente, riguardano la correlazione tra Coronavirus e congiuntivite virale e sono dovute più alla tensione dell’isolamento che all’insorgere di sintomi ben definiti. Le persone costrette in casa, non potendosi rivolgere al proprio oculista o accedere facilmente alle strutture sanitarie, tendono involontariamente ad ingigantire i loro disturbi o comunque a collegarli subito all’infezione da coronavirus.

“Persone che avvertono – o alle quali sembra di avvertire – un aumento moderato di sintomi con i quali convivono da tempo (come occhio secco, visione di mosche volanti nel campo visivo o l’occasionale insorgenza di una pallina sulla palpebra) il più delle volte non hanno nulla da temere: i sintomi gravi, come ad esempio un repentino e massiccio aumento delle ‘mosche’, spesso non lasciano adito a dubbi. È lo stare a casa e l’avere tempo per pensarci che focalizza l’attenzione su fenomeni con i quali si convive pacificamente da tempo. In questi casi, una volta accertato che abbiano eseguito controlli, si tende a rassicurare”.

Non tutte le risposte sono facili, però. “Ultimamente mi ha colpito la telefonata di un ragazzo di 37 anni di Brescia, che era stato colpito nell’occhio da un pallino di una pistola giocattolo. Vedeva sfocato ma, nello stesso tempo, aveva paura ad andare in ospedale per non mettere a rischio la moglie e il figlio. Mi ha chiesto cosa doveva fare e se ci fosse il rischio di peggiorare. Non esiste una risposta facile a queste domande perché alcuni traumi – quelli domestici sono, comprensibilmente in aumento – e alcune patologie rischiano senza dubbio di generare danni gravissimi e irrecuperabili alla vista se non sono trattati.  Non possiamo prenderci la responsabilità di dire: “Vada in ospedale”, anche perché non conosciamo la situazione delle diverse strutture sanitarie né l’attività oculistica in esse. Ma possiamo essere molto chiari sul rischio di trascurare una terapia e una medicazione importante e comunque esprimere la nostra opinione in merito alla necessità per il paziente di farsi visitare al più presto. Con queste informazioni ognuno farà la sua decisione”.

Le domande più frequenti e relative risposte

1) Da qualche mese, ho sensazione di sabbiolina negli occhi, soffro di occhio secco da tempo, però volevo sapere se è possibile che adesso abbia una congiuntivite virale.

Probabilmente no, soprattutto in assenza di altri sintomi e considerando che non si tratta di una situazione in acuto ma che persiste da diverso tempo. Il disturbo quasi sicuramente tenderà a regredire instillando regolarmente lacrime artificiali.

2) Mi è comparsa una “pallina” sulla palpebra, se la tocco mi fa male, contattato il medico di base mi ha detto potrebbe trattarsi di un calazio e mi ha consigliato pomatina antibiotica. Lei dice che è un calazio o un inizio di infezione da coronavirus?

Non esiste alcuna evidenza che congiuntivite virale dia lesioni di questo tipo.

3) Mio figlio lavora 8-10 ore al pc facendo smart working. La sera avverte occhi stanchi e mal di testa, da cosa può dipendere?

Se il disturbo si presenta la sera, la causa è molto probabilmente quella più evidente: l’affaticamento visivo provocato dal computer stesso.

4) Ho il glaucoma, con il collirio che instillo già da tempo prescritto dal mio oculista la mia pressione oculare risulta sempre normale ai controlli. In questi giorni che sono a casa ho a volte mal di testa, è possibile che mi si alzi la pressione oculare? (Ultimo controllo circa 3 mesi fa).

Data la regolarità dei controlli, non v’è ragione di ipotizzare che sia correlato alla pressione. Sarebbe meglio fare una tonometria di controllo ovviamente, ma in genere l’ipertensione oculare non provoca un mal di testa vago ma un dolore particolare e localizzato.

5) Mia madre di 70 anni era in lista per fare ad aprile la cataratta, adesso che le hanno rimandato di qualche mese l’intervento, diventerà cieca? C’è qualche collirio che può rallentare l’evoluzione della cataratta?

No, la cataratta normalmente non matura né evolve così rapidamente. Non ci sono, però, medicazioni che la rallentano.

6) Ho i vasi sulla sclera un pochino dilatati ormai da diversi mesi, al controllo oculistico non è emerso nulla di rilevante. Potrebbe trattarsi di coronavirus?

Questo tipo di rossore dell’occhio è uno dei sintomi della congiuntivite virale, ma non è l’unico. Perciò di per sé non è un fattore determinante. Ci sono tantissime cause passeggere di questo fenomeno che, nella vita di tutti i giorni, non avremmo neppure notato. Inoltre non essendo emerso nulla di rilevante dalla visita oculistica direi che può stare tranquillo.

7) Soffro fin da giovane di corpi mobili vitreali, ma in questi giorni, stando a casa ci faccio più attenzione e mi sembra che siano aumentati, anche se non ne sono convinto del tutto. Ultimo fondo oculare qualche mese fa, retina a posto.

Non miope, non pregresse lesioni retiniche o pregressi trattamenti laser sulla retina, quindi assenza di particolari fattori di rischio. Inoltre si tratta di una “sensazione” più che di un vero e proprio sintomo, quindi direi di monitorare la situazione nei prossimi giorni, ma che in linea di massima non ci siano particolari rischi per la salute di suoi occhi.Di solito i sintomi ‘veri’ non lasciano adito a dubbi.

Ci sono, però, altre domande, più rare, ma alle quali è più difficile rispondere.

8) Ho fatto da poco l’intervento di cataratta, ma non posso fare la visita di controllo prevista dopo un mese. Corro qualche rischio? Avevo bisogno della prescrizione degli occhiali dopo l’intervento, come faccio?

9) Dovevo eseguire un’iniezione intravitreale già programmata, ma mi è saltato l’appuntamento. Come faccio?

10) Ho eseguito da poco un trattamento di chirurgia rifrattiva, ancora non vedo bene, non posso fare la visita di controllo che faccio?

11) Sono affetto da anni da maculopatia ed eseguo periodicamente Oct di controllo. L’ultimo esame Oct mi è stato rinviato a data da destinarsi e da qualche giorno mi sembra di vedere peggio (linee distorte che prima non notavo). Come devo comportarmi?

In tutti questi casi il rischio di danno alla vista – potenzialmente irreparabile – esiste. Sta alla persona decidere se uscire o meno partendo dalle informazioni offerte dall’oculista.

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