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L’esperienza di Linea Verde durante la pandemia

L’esperienza di telemedicina di “Linea Verde”

Linea Verde, il servizio gratuito di consultazione oculistica telefonica di Iapb Italia Onlus, è un esempio di telemedicina: attivo da tempo, si è rivelato prezioso durante i mesi più difficili della pandemia. In questa intervista, Sara D’Angelo e Martina Genzano, oculiste che si occupano del servizio, riflettono sulla propria esperienza nell’emergenza Covid. 

Il Covid-19 sta occupando quasi completamente la nostra attenzione: sia per quanto riguarda la sfera personale che quella istituzionale e politica. In questo frangente la telemedicina si è rivelata fondamentale per assicurare l’accesso alle cure senza dover pesare sulle strutture fisiche degli ospedali, già pesantemente impegnate per rispondere alla pandemia. Mentre in molte occasioni i dispositivi di telemedicina sono stati messi in piedi ad-hoc, altri, quelli attivi già da tempo, hanno affrontato la nuova situazione con gli strumenti che già avevano perfezionato in passato. Un esempio di quest’ultimo caso è sicuramente quello della Linea Verde di Iapb Italia Onlus, che è rimasta sempre a fianco dei propri pazienti: un servizio molto apprezzato dagli utenti anche prima dello scoppio della pandemia.  

“Durante i mesi di lockdown della scorsa primavera i pazienti hanno vissuto un momento di panico totale” ricorda Sara D’Angelo, Medico Oculista, responsabile Linea Verde Iapb Italia Onlus. “Si sentivano abbandonati, privi dei punti di riferimento a cui erano abituati e l’assenza di notizie certe sul nuovo virus portavano ad associargli qualsiasi tipo di sintomo, anche i meno preoccupanti”. 

Questo ha portato delle evidenti differenze nel traffico e nel tipo di telefonate effettuate al servizio. “Durante quel periodo le telefonate sono aumentate. In molti erano interessati a capire come ridurre il rischio di contagio attraverso gli occhi: capire se era sicuro presentarsi alle visite oculistiche già programmate o fino a che punto era possibile infettarsi per via aerea attraverso gli occhi” commenta Martina Genzano, Medico Oculista e operatrice della Linea Verde. 

Qual è l’aspetto che inquieta maggiormente i pazienti che ricorrono al vostro numero? 

D’angelo: Ora che si hanno a disposizione informazioni più chiare riguardo ai metodi di trasmissione del virus e dei sintomi collegati, la preoccupazione si è spostata sulla possibilità di riuscire a proseguire le terapie legate alle altre patologie. Per i pazienti affetti da maculopatia, ad esempio, è fondamentale ricevere le iniezioni intravitreali nei tempi corretti e il ritardo nelle visite preoccupa molto i pazienti, che ci chiamano per sapere quali sono i rischi di una cura ritardata. D’altra parte c’è anche molto timore a presentarsi alla visita anche quando è stata pianificata. Gli ospedali non sono più considerati dei luoghi sicuri e le persone non vogliono frequentarli a meno che non sia davvero necessario. Durante le nostre telefonate quindi, cerchiamo di capire se la persona dall’altra parte della cornetta presenta dei sintomi gravi o meno. 

Che tipo di servizio è più necessario fornire a chi vi chiama? 

Genzano: Le persone che ci chiamano sono spesso anziani che hanno già avuto problemi alla vista, in quel caso non è possibile correre rischi e cerchiamo di convincerli a programmare una visita e a non rinunciarvi. Altre volte, quasi nel 50% dei casi, invece, il nostro ruolo è di fornire un supporto a pazienti confusi da pareri diversi o che hanno semplicemente bisogno di una spiegazione più approfondita riguardo al disturbo che li affligge. Al telefono è più facile trovare il tempo per spiegare esaustivamente al paziente tutti i dettagli della malattia e le possibili conseguenze, rispetto a quanto accade in una visita dal vivo.  

Come viene accolto il vostro servizio? 

D’angelo: In molti ci chiamano ormai abitualmente. Sono persone che apprezzano il nostro lavoro e si fidano dei nostri consigli. Altri, dopo un primo contatto, ci richiamano solo per ringraziarci e farci sapere l’esito della visita. Questo ci dimostra che la telemedicina funziona, seppur con tutte le sue limitazioni. Grazie al forum, e soprattutto alle mail, possiamo farci inviare i referti e le fotografie, una telefonata con noi non può sostituirsi a una visita vera e propria dall’oculista, ma può aiutare a evitare di presentarsi al pronto soccorso quando non è necessario e a dare il giusto peso ai sintomi. E ciò è fondamentale in questo momento, sia che il sentimento personale porti ad evitare gli ospedali o a frequentarli in ogni caso. 

Il servizio di Linea Verde per la consultazione oculistica di Iapb 800-068506 è attivo tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Oltre al numero verde è attivo anche un indirizzo e-mail info@iapb.it e un forum all’indirizzo: https://iapb.it/forum/#pagination_forum.  

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