La salute… vien mangiando Pubblicato un rapporto sugli italiani e l’alimentazione 17 giugno 2010 – “Una corretta alimentazione è fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute e per prevenire molte patologie correlate ad abitudini alimentari scorrette”. A sottolinearlo è stato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, in riferimento ai dati emersi dal Primo Rapporto sugli italiani e l’alimentazione (elaborato dal Censis e da Coldiretti). Dal rapporto emerge che il 37% degli italiani vorrebbe mangiare meglio ma non ci riesce, quota che sale al 40,5% tra i 30-44enni e supera il 40% tra le donne. C’è, però, un altro 33% che, invece, dichiara di seguire una dieta sana perché l’alimentazione è tra i fattori importanti per la salute: sono soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%) a praticare questa tendenza salutista. Nonostante ci si preoccupi sempre di più di quel che si mangia, tuttavia ben quattro italiani su dieci (43%) risultano in sovrappeso o addirittura sono obesi (11%), con una netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. Una dieta ricca e varia è, secondo l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, fondamentale per la salute oculare e consente – almeno in parte – di prevenire alcune patologie oculari, tra cui la degenerazione maculare legata all’età ( AMD ), una malattia che può provocare ipovisione e cecità centrale. Non solo è fondamentale l’apporto di vitamine, minerali e omega-3, ma sono importanti anche altre sane abitudini, soprattutto praticare regolarmente l’esercizio fisico e non fumare. Se si è ipertesi o diabetici, inoltre, si può andare più facilmente incontro a danni retinici. Per i primi si consiglia di ridurre l’apporto di sale (e, ovviamente, quando prescritti, di assumere farmaci antiipertensivi), mentre per i diabetici è fondamentale tenere sotto controllo la glicemia, limitando al massimo l’apporto di zuccheri. Infatti la forma meno grave, il tipo 2, si può tenere sotto controllo con l’alimentazione, mentre nei casi più gravi è necessario l’impiego dei farmaci e la somministrazione d’insulina. Vedi retinopatia ipertensiva e retinopatia diabetica .
Fonti: Censis-Coldiretti, IAPB Italia onlus.