La rivincita della dieta mediterranea Con un’alimentazione completa e ricca di vitamine si possono prevenire anche alcune malattie oculari 18 luglio 2008 – Sia la dieta a basso contenuto di carboidrati sia quella mediterranea possono costituire valide alternative a quella a basso contenuto di grassi. È questa la conclusione a cui perviene uno studio pubblicato sull’autorevole rivista inglese New England Journal of Medicine. Lo studio è stato condotto su 322 persone moderatamente obese (52 anni di età media) per un periodo di due anni. Si è notato che è opportuno calibrare la dieta sulle esigenze individuali, dando preminenza a quella italiana tradizionale (leggera). “Gli occhi miopi, essendo più delicati – osserva il medico oculista della IAPB Italia onlus – devono sempre ricevere l’apporto vitaminico giusto. Inoltre, nelle malattie della macula, la zona centrale della retina, è particolarmente importante un adeguato apporto di vitamine (A, E, ecc.)”. Se si è ammalati, ad esempio, di degenerazione maculare senile (AMD), è importante mangiare pochi grassi, molte verdure a foglia verde, noci e pesce. La malnutrizione può provocare la xeroftalmia, una malattia oculare dovuta alla carenza di vitamina A, che colpisce soprattutto i bambini dei Paesi in via di sviluppo (a partire da quelli africani) ed è la causa principale di cecità infantile. Referenza: New England Journal of Medicine, 2008; 359: 229-41
Fonti: DoctorNews, NEJM.