Dal settembre del 2021, presso il Poliambulatorio di Fiano Romano, è aperto il Centro Ipovisione e riabilitazione visiva, che offre i suoi servizi sul vasto territorio del Distretto 4 dell’ASL Roma 4. Il Centro, fornito di tutti gli ausili essenziali, può migliorare la qualità della vita degli utenti portando un servizio fondamentale come la riabilitazione visiva, anche sul territorio laziale.
Negli ultimi mesi del 2021, presso il Poliambulatorio di Fiano Romano è stato aperto il Centro di Ipovisione e riabilitazione visiva rivolto a tutta l’utenza per la prevenzione, la cura e riabilitazione di malattie che creano ipovisione, quali la degenerazione maculare legata all’età, la retinopatia diabetica e il glaucoma.
Ne parla la Dottoressa Emanuela Tedeschi, Medico Oculista.
- Come è nato questo nuove Centro per l’Ipovisione e la riabilitazione visiva?
Dopo il mio trasferimento nella ASL Roma 4 , che ha un’estensione molto ampia ( da Civitavecchia a Rignano Flaminio, ho cercato di mettere a disposizione della popolazione la mia esperienza e professionalità nel campo dell’ipovisione. Sul territorio laziale i Centri di ipovisione sono poco numerosi; la loro presenza si concentra, principalmente, nella città Roma.
Da qui la necessità di aprire un Centro nella Provincia.
Le malattie trattate sono, in prevalenza, quelle che riguardano l’adulto, come la degenerazione maculare, la retinopatia diabetica, le maculopatie congenite, il glaucoma. Nel Centro di ipovisione di Fiano Romano prendiamo in carico soggetti di età maggiore di 10 anni, offrendo esclusivamente prestazioni oculistiche dedicate all’ipovisione e alla riabilitazione visiva. Nel caso di pluridisabilità, purtroppo, il centro non dispone, ancora, di figure professionali adeguate.
- Qual è la vostra metodologia riabilitativa?
Partiamo da un inquadramento del paziente e delle sue necessità: infatti, è fondamentale comprendere che non tutti hanno le stesse esigenze.
Al Centro arrivano molte persone che hanno perso l’autonomia nelle attività di vita quotidiana e hanno bisogno di recuperarla attraverso la riabilitazione. Il nostro contesto socio-ambientale, infatti, si caratterizza per essere composto da un’utenza che richiede, per migliorare la propria qualità di vita, soprattutto il recupero dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana, a differenza di altre realtà, magari urbane, in cui le richieste sono prevalentemente legate a attività di lettura e lavorative.
Dopo l’inquadramento, procediamo con la valutazione diagnostico funzionale della visione a cui segue il vero e proprio percorso riabilitativo con la proposta degli strumenti e gli ausili visivi già in possesso del paziente.
Come ultimo step, c’è il miglioramento della funzione visiva attraverso la stabilizzazione della fissazione e il coordinamento oculo-manuale.
- Essendo nato da poco, il Centro per l’Ipovisione ha progetti futuri?
Fondamentale, al momento, è far conoscere la presenza di questo nuovo centro per l’ipovisione nella provincia romana. Tutti possono accedervi, indipendentemente dal distretto dell’ASL di appartenenza.
In più, ci stiamo per trasferire in un nuovo poliambulatorio che verrà aperto a breve e che prevede la presenza di un parcheggio, cosa non di poco conto per le persone che sono obbligate a prendere la macchina per curarsi.
Il nostro piano per il futuro è aumentare l’utenza e coprire con i nostri servizi le zone sprovviste di un centro di riabilitazione, poiché la richiesta di supporto per l’ipovisione è in continuo amento anche se le strutture a disposizione sono veramente poche.
Con strumenti semplici, si può ridare una qualità di vita migliore soprattutto agli anziani, che sono costretti a restare a casa a causa della pandemia e non riescono più a compiere azioni quotidiane come cucinare, guardare la televisione o leggere un giornale.