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Etiopia

La povertà è la malattia più letale

EtiopiaLa povertà è la malattia
più letale Nuovo rapporto Oms: “Bisogna
colmare il divario”

5 settembre 2008 – La povertà accorcia la vita: è
questa la conclusione a cui perviene un nuovo rapporto commissionato dall’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms). Quando si dispone di poche risorse economiche
in molti Paesi è generalmente più difficile curarsi: la durata e la qualità della vita di conseguenza ne risentono. In occasione dell’VIII congresso internazionale
dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB, che si è
tenuto a Buenos
Aires
dal 25 al 28 agosto, è stato tra l’altro sottolineato che l’incidenza
della cecità è più elevata tra i meno abbienti. Inoltre spesso si instaura un
circolo vizioso: molti non vedenti non riescono a lavorare e questa condizione
peggiora ulteriormente il loro status socio-economico.

Secondo l’Oms una ragazza del Lesotho (un piccolo Stato
dell’Africa meridionale) ha un’aspettativa di vita inferiore di 42 anni
rispetto a una giapponese (nella cui nazione c’è la maggiore percentuale di anziani delEtiopia
mondo, a cui segue l’Italia). Mentre in Afghanistan la probabilità di morire
durante il parto è di una su 8,
in Svezia è di uno su 17.400.

Le “determinanti sociali della salute” sono state studiate
per tre anni da un gruppo di accademici, tra cui il premio Nobel Amartya Sen, e
da una serie di politici. Le conclusioni del rapporto – intitolato “Colmare il gap in una
generazione” – sono agghiaccianti: “L’ingiustizia sociale uccide la gente su
scala planetaria”. Infatti “la combinazione pericolosa di cattive politiche
(anche economiche) è in larga misura responsabile del motivo per cui la maggior
parte delle persone nel mondo non gode di buona salute a livello biologico”.

Margaret Chan, direttrice generale OMS“Le ineguaglianze sanitarie sono una
questione di vita o di morte – ha affermato Margaret Chan, direttrice generale
dell’Oms. Infatti “di per s_ – ha proseguito Chan – i sistemi sanitari non
tendono per natura all’equità”. Ovviamente l’assistenza sanitaria primaria
pubblica è l’ambito nel quale occorre agire in molti Paesi per migliorare la
salute dei cittadini.

Accanto ad una severa analisi critica
della situazione mondiale contemporanea (pars destruens), c’è però anche una
parte del rapporto dedicato alle proposte (pars construens). La Commissione che se ne
è occupata ritiene che si possano contrastare “gli effetti corrosivi delle
ineguaglianze nelle opportunità” nei seguenti modi:

1) Migliorando le condizioni di vita
quotidiane;

2) Contrastando la distribuzione iniqua
di potere, danaro e risorse (sia a livello globale che nazionale e locale);

3) Valutando e comprendere il problema,
quantificando al contempo l’impatto delle azioni.

Dunque, si legge nel rapporto, “occorre dare più potere
agli individui e ai gruppi affinché rappresentino con forza ed efficacia i loro
bisogni e interessi; così facendo – si conclude – si sfida e si modifica la
sempre più iniqua distribuzione delle risorse sociali (condizioni della salute)
alle quali i cittadini hanno il diritto di accedere”.

Fonte:Oms Numero
Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10
alle 13). Risponde un medico oculista se si scrive anche nel forum del sito della IAPB Italia
onlus
.
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