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La IAPB Italia in Sud Africa

Dal 27 al 30 ottobre decima assemblea generale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità a Durban

iapb-durban-logo-2016-verticale.jpg Oltre 1000 delegati provenienti dai quattro angoli nel mondo. Si sono dati appuntamento in Sud Africa, per l’esattezza a Durban, dal 27 al 30 ottobre 2016. Qui si è tenuta, infatti, la decima assemblea generale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB.

Prevenzione oftalmica sotto i riflettori

Si tratta del principale evento globale dell’anno nel campo della prevenzione delle malattie oculari, in occasione del quale si è discusso di sanità pubblica e, in particolare, di cecità e ipovisione, evitabili nell’80 per cento dei casi su scala globale.

Più forti insieme

ga-iapb-durban_sud_africa-plenaria-web.jpgCol tema “più forti insieme” [[Stronger together, ndr]] sullo sfondo, la IAPB ha evidenziato il valore dell’assistenza oftalmica e delle partnership tra diverse realtà. L’evento era rivolto ai professionisti del settore: dagli oculisti agli esperti di sanità, passando per diversi opinion leaders.

Hanno preso parte all’evento due componenti della direzione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Sezione italiana (Vicepresidente M. Corcio e Segretario generale T. Melchiorre) nonché il Dirigente medico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva (il dott. F. Amore).

L’Assemblea generale della IAPB si tiene ogni quattro anni: l’edizione precedente si tenne in India (a Hyderabad) nel 2012.

L’Atlante della visione

Il pomeriggio del 27 ottobre è stato presentato dalla IAPB l’Atlante della Visione: rappresenta graficamente, Paese per Paese, l’incidenza degli ipovedenti e dei ciechi sul totale della popolazione (tecnicamente detta “prevalenza”). Mentre per quanto riguarda i ciechi l’Italia è nella fascia più bassa, per gli ipovedenti il numero è relativamente elevato (oltre un milione e duecentomila di persone vedono pochissimo, 246 milioni nel mondo secondo l’Oms).

Gli interventi

Bob McMullan, Presidente mondiale della IAPB
Bob McMullan, Presidente mondiale della IAPB
Tra l’altro si sono avuti in programma – tra gli oltre 200 relatori – gli interventi di Bob McMullan (Presidente mondiale della IAPB); Astrid Stuckelberger, scienziata dell’Institute of Global Health; Rupert Bourne, coordinatore ed esperto del Vision Loss Expert Group (VLEG); Yoswa M. Dambisya, Direttore generale della comunità sanitaria dell’Africa centrale, orientale e meridionale (ECSA-HC). Una recente pubblicazione scientifica di quest’ultimo – intitolata “Un’analisi politica delle risorse umane dedicate alla salute in Africa” – fa luce sulle diverse ragioni per le quali nel continente è in corso una crisi correlata alla carenza di personale sanitario (ad esempio ci sono pochi medici oculisti). Il Direttore Dambisya spiegadambisya-direttore_generale_ecsa-hc.png:

Nonostante il riconoscimento globale da parte di tutte le parti interessate (stakeholders) circa la gravità e l’urgenza data dalla scarsità di personale sanitario in Africa, sono stati fatti pochi progressi per migliorare la copertura sanitaria in molti dei Paesi africani colpiti dalla crisi dovuta alla mancanza di specialisti.

Ben 57 Stati si trovano, in Africa (tra cui 37 subsahariani), in una situazione critica dovuta all’estrema carenza di personale sanitario, in particolare di medici[[OMS 2011]].

I corsi

ga-iapb-durban_sud_africa-s.mariotti-oms-web.jpgIn occasione dell’Assemblea generale della IAPB si sono svolti anche corsi specialistici, tra cui uno dedicato alla retinopatia diabetica che, secondo l’OMS, è una delle principali cause di cecità e ipovisione al mondo.

Scrivono gli esperti:

L’epidemiologia del diabete ha mostrato un aumento significativo della malattia e ciò ha richiesto un grande cambiamento nella gestione dei servizi dedicati al diabete mellito (DM), concentrandosi in particolare sull’assistenza sanitaria primaria. Ciò, a sua volta, ha evidenziato la necessità di un innalzamento proporzionale del livello e della qualità dei servizi offerti per diagnosticare e gestire la retinopatia diabetica, ponendo sfide significative ai servizi d’assistenza oftalmologica della maggior parte dei Paesi.

Infine c’è il problema dell’edema maculare diabetico, che colpisce circa il 6,8% dei diabetici ed è un’importante causa di perdita della vista, in particolare in correlazione alla maggiore diffusione del diabete di tipo 2 (il diabete alimentare, che non richiede somministrazione d’insulina).

PROGRAMMA

Fonte principale: iapb.org

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