Studio condotto su pazienti affetti da retinite pigmentosa
La depressione incide negativamente sulle performance visive. È quanto avviene, ad esempio, ai malati di retinite pigmentosa, almeno stando a un recente studio coreano. La ricerca è stata condotta su 144 pazienti affetti da retinite pigmentosa , di età media pari a 38 anni e mezzo. Tutti i pazienti hanno compilato dei questionari; le risposte sono poi state confrontate con i punteggi ponderati in base all’acuità visiva e alla funzione visiva.
Il gruppo di pazienti depressi ha manifestato performance funzionali soggettive meno buone rispetto ai pazienti non colpiti dal “male oscuro“; questa riduzione non può essere spiegata limitandosi alla mera componente organica, ma a contare è anche lo stato della mente.
In conclusione, scrivono i ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’Università di Seoul, “sono necessari interventi per diagnosticare e trattare la depressione per migliorare la qualità della vita dei pazienti colpiti da retinite pigmentosa”. Lo stato d’animo negativo rischia di colpire chi ha seri problemi di salute, a partire da quella oculare; dunque accanto alla terapia indicata da un medico oculista potrebbe essere utile anche l’assistenza psicologica.
Bibliografia: Br J Ophthalmol. 2008 May; 92 (5): 650-4. Hahm BJ, Shin YW, Shim EJ, Jeon HJ, Seo JM, Chung H, Yu HG
Pagina pubblicata il 24 luglio 2008.