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Istat, spesa sanitaria al 7% del Pil

Istat, spesa sanitaria al 7% del Pil Sempre meno i posti letto in Italia, mentre la media Ue resta più alta 11 febbraio 2014 – Nel 2012 la spesa sanitaria pubblica italiana è stata pari al 7 per cento del Pil (1.867 euro per abitante ossia circa 111 miliardi di euro): secondo l’Istat si tratta di una percentuale molto inferiore rispetto ad altri importanti Paesi europei. È il campanello d’allarme che risuona, a livello di salute, nel nuovo rapporto Noi Italia dell’Istituto Nazionale di Statistica. Anche i posti letto – già nel 2010 – si erano ridotti 3,5 per mille abitanti nel nostro Paese, contro una media dell’Unione europea di 5,5 per mille. Anche se è vero che molti interventi si effettuano ormai in day hospital (tra cui la cataratta), fa riflettere il fatto che in Italia i posti per i ricoveri siano diventati troppo pochi rispetto alla media Ue, dove sono comunque in via di riduzione a ritmi meno elevati. Tre anni fa le famiglie hanno contribuito con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 20,6 per cento. La spesa sanitaria delle famiglie italiane rappresenta complessivamente l’1,8 per cento del Prodotto interno lordo. Nel 2011 le regioni sono state interessate da circa 588 mila ricoveri ospedalieri di pazienti non residenti e da oltre 523 mila ricoveri di pazienti provenienti da una regione diversa da quella di residenza (7,6 per cento). Gli indici di mobilità più alti, superiori al 20 per cento, si riscontrano nelle regioni più piccole: Basilicata, Valle d’Aosta e Molise. Nel 2012 i fumatori erano il 21,9 per cento della popolazione over 14 (con annessi maggiori rischi per la salute della retina e del cristallino). I consumatori di alcol a rischio erano, invece, il 14,1 per cento. Risultava, infine, obeso un maggiorenne su dieci. Vedi anche: Day Hospital, interventi di cataratta sul podio Nota riferito ai soli residenti in Italia

Fonte: Istat

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