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master II livello

“Ipovisione e riabilitazione neurovisiva”, al via il master targato Polo Nazionale e Università Cattolica

Da gennaio a novembre 2022 la prima edizione del master universitario di II livello

Partirà a gennaio 2022 per concludersi a novembre il master universitario di primo livello in “Ipovisione e Riabilitazione neurovisiva”, ideato dal Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Diretto dal professor Stanislao Rizzo, il master conta su un consiglio direttivo di primo piano composto dai professori Benedetto Falsini, Domenica Immacolata Battaglia, Gianni Virgili, dal dottore Filippo Amore e dalla dottoressa Simona Turco.

Le iscrizioni, aperte fino allo scorso 26 novembre, hanno soddisfatto le attese a dimostrazione della novità della proposta formativa, rivolta principalmente a ortottisti neolaureati, ma che ha incontrato anche l’interesse di oculisti. Il master, infatti, punta a formare una figura professionale specifica, capace di garantire l’affermazione e la diffusione dei servizi di riabilitazione a livello globale, andando a sopperire a una mancanza di personale formato ad hoc, emersa sulla base di ricerche internazionali.

Il titolo accademico qualificherà lo studente e aprirà senza alcun dubbio a diverse possibilità lavorative estremamente interessanti. Questo perché il panorama della riabilitazione visiva è ancora molto poco coperto. Per un neolaureato il master è una possibilità importante per affermarsi a livello professionale.

Il percorso formativo consta di 1500 ore. Di queste, 150 sono dedicate a lezioni teoriche in modalità telematica, così da venire incontro a una doppia esigenza: sicurezza sanitaria, in quanto persiste lo stato di emergenza per il Covid-19, e contenimento dei costi relativi a spostamenti e alloggi a carico dei corsisti. Le restanti 1350 ore sono, invece, destinate a tirocini in presenza al Polo Nazionale e in modalità full immersion, al fine di garantire una formazione ottimale.

I 18 moduli formativi forniscono una panoramica completa su Ipovisione e Riabilitazione neurovisiva, partendo da concetti molto generali fino ad arrivare alla ricerca, e sono stati strutturati sulla base del consenso di esperti internazionali che hanno definito i curricula formativi per i differenti operatori della riabilitazione visiva, tenendo conto delle complessità e anche delle risorse di singoli Paesi e dei relativi sistemi sanitari. Si parte dalle politiche globali e nazionali in tema di ipovisione e prevenzione, con un intervento anche del dottor Silvio Paolo Mariotti, referente Oms del Polo, che racconterà come si è arrivati a definire gli Standard Internazionali della Riabilitazione visiva. A seguire saranno trattati: aspetti legislativi, epidemiologici, psicologici; un approfondimento sul bambino con il modulo “neurovisione e sviluppo nei primi anni di vita”; le comorbilità che vanno a impattare sulla riabilitazione visiva in età adulta e nel bambino, anche con pluridisabilità; la compromissione visiva su base neurologica e alcuni elementi di neuropsicologia.

Non mancheranno principi di ottica, da come strutturare un’intervista a come raccogliere l’anamnesi dei pazienti, dalla valutazione della funzione visiva e della funzione visiva residua alla gamma di ausili a disposizione e gli approcci riabilitativi possibili. Una parte sarà dedicata all’autonomia negli ambienti di vita quotidiana.

Previsto anche un focus sull’alunno ipovedente e un altro sulla comunicazione. I moduli finali si concentreranno sulla ricerca con i trial clinici in oftalmologia e suggerimenti di un esperto su come andare a redigere un articolo scientifico.

La formazione è affidata agli operatori del Polo Nazionale Ipovisione e a diversi professionisti del Policlinico “Gemelli” di Roma con specifiche competenze: neurologi, neuropsicologi, pediatri, dismorfologi, diabetologi, genetisti ma anche leader opinion della riabilitazione visiva italiani, provenienti da altre città e sedi universitarie con le quali da tempo sono in corso collaborazioni.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, (www.unicatt.it)

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