Intravitreali, occhio agli effetti collaterali Studio Usa: problemi nelle cavie da laboratorio 21 novembre 2008 – “Seri effetti collaterali”: è questo il ‘verdetto’ di uno studio
condotto dallo Schepens Eye Research Institute, struttura che fa capo all’università
di Harvard, sui farmaci che riducono la proliferazione dei vasi della retina (detti
antiangiogenici ovvero anti Vegf usati, ad esempio, contro l’Amd,
una malattia che può causare cecità centrale).
Infatti i
ricercatori hanno riscontrato che, almeno nei topi adulti, muoiono i fotorecettori,
essenziali per la visione, e altre cellule retiniche (cellule gliali di Mùller). “Il messaggio conclusivo di questo studio – afferma
Patricia D’Amore, responsabile della ricerca – è che i medici dovrebbero stare
attenti a monitorare i pazienti quando vengono sottoposti a trattamenti anti
Vegf per controllare se ci siano eventuali effetti collaterali”. Insomma,
quando ci si sottopone a terapia a base di iniezioni intravitreali contro l’Amd
umida (una delle due forme di degenerazione maculare legata all’età) “i nostri
risultati – prosegue D’Amore – suggeriscono che possano presentarsi effetti
collaterali imprevisti”.
Fonte: Schepens
Eye Research Insitute (Harvard University). Articolo
originale pubblicato su PloS ONE (3 novembre 2008).