INMP, il successo dell’oculistica sociale Oltre mille visite oftalmologiche in sei mesi di attività presso l’Ospedale San Gallicano di Roma 16 luglio 2010 – Un occhio di riguardo per gli immigrati, i disagiati, ma anche per il resto della popolazione italiana e straniera. Lo si ha all’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà ( INMP ), diretto dal Prof. Aldo Morrone. All’Ospedale San Gallicano di Roma, Centro di Riferimento Regionale del Lazio, si è appena superata la soglia delle mille visite oculistiche in soli sei mesi di attività dell’ambulatorio di oculistica sociale. “Si va – spiega il dott. Paolo Turchetti, medico oculista dell’INMP – dalle normali prescrizioni di occhiali alle congiuntiviti , passando per le uveiti e le cheratiti . In pochi casi ho riscontrato un distacco di retina ”. La peculiarità del poliambulatorio dell’INMP è che non prevede appuntamenti (che normalmente vengono fissati attraverso il Centro Unico di Prenotazione Regionale del Lazio). In questo caso, invece, ci si può recare direttamente al Centro: possibilmente si viene visitati in giornata. Non è solo disponibile l’oculistica sociale, ma tra le altre specialità ci sono dermatologia, ginecologia, microbiologia, pediatria e neuropsichiatria infantile. Il Centro è aperto sette giorni su sette per visite infettivologiche, esami del sangue, visite internistiche e dermatologiche (sabato e domenica, dalle 8 alle 13). In futuro si prevede l’attivazione dell’odontoiatria sociale. Nella struttura sanitaria vengono rilasciati, agli aventi diritto, i codici Straniero Temporaneamente Presente (STP) ed ENI (Europeo Non Iscritto). Il Centro non è dotato di Pronto Soccorso. Orario generico degli ambulatori (in via delle Fratte di Trastevere, 52 – Roma): 8-14 dal lunedì al venerdì (accettazione 8-11); 14-17 il martedì, mercoledì e giovedì.
Link utile: INMP .
Fonte: Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà.