Immagini 3D per esplorare gli occhi dei prematuri Una tomografia a coerenza ottica di nuova generazione consente di esaminare meglio la retina dei neonati 29 settembre 2009 – Uno scatto può salvare la vista, almeno se è accompagnato da una corretta diagnosi. Infatti, è possibile fare una fotografia 3D per esplorare gli occhi dei neonati. Si tratta di uno strumento di nuova generazione che è stato sviluppato, tra l’altro, presso il Duke Eye Center statunitense per fare un’accurata scansione della retina. Consente di diagnosticare le malattie oculari che colpiscono i nati prima del tempo: prima tra tutte la retinopatia del prematuro ( ROP ), una delle cause di cecità più comuni tra i piccolissimi. In effetti, secondo il National Eye Institute (NEI) la ROP colpisce solo negli Usa circa 16.000 bambini l’anno. Infatti, i loro vasi retinici proliferano in modo incontrollato, danneggiando così le capacità visive: esercitando una trazione sulla retina possono stirarla, spostarla o addirittura provocarne il distacco. Per questo una diagnosi precoce è essenziale: può salvare la vista. La ricerca – che consente un esame molto accurato della retina grazie a una tomografia a coerenza ottica (SD OCT) – è stata sostenuta, tra gli altri, dai National Institutes of Health (Usa).
Fonte: Duke University