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restringimento del campo visivo causato dal glaucoma non trattato

Il glaucoma mina la comunicazione visiva col cervello

restringimento del campo visivo causato dal glaucoma non trattatoIl glaucoma mina la comunicazione visiva col cervello Si sono trovati segni della malattia nel primo tratto del nervo ottico delle cavie 2 marzo 2010 – Ripristinare la connettività, che va deteriorandosi, tra il nervo ottico e il cervello. Questo potrà essereOpuscolo sul glaucoma (in pdf) l’obiettivo dei futuri farmaci contro il glaucoma , una malattia oculare generalmente associata a un aumento della pressione dell’occhio che, se non diagnosticata e curata, provoca il restringimento del campo visivo (visione tubulare) sino alla cecità. Oltre a ricorrere a colliri per abbassare la pressione intraoculare si sta puntando anche sui neuroprotettori: sempre più ricerche vanno in questa direzione. In un nuovo studio pubblicato su Pnas on-line ci si è resi conto che, sulle cavie di laboratorio, il glaucoma manifesta i suoi primi segni nei meandri del cervello, proprio nel neuronepunto dove si originano le fibre dei neuroni che trasportano i segnali elettrici. Dunque, sotto questo aspetto il glaucoma si comporterebbe come altre malattie neurodegenerative: gli assoni dei neuroni – ossia il tronco delle cellule nervose – perdono progressivamente la capacità di comunicare. Secondo l’Oms nel mondo i glaucomatosi sono 55 milioni, ma soprattutto a causa dell’invecchiamento demografico globale – secondo le proiezioni del National Eye Institute statunitense – saliranno a 80 milioni entro il 2020. Dopo i 55 anni la malattia oculare colpisce con una frequenza sette volte superiore. Referenza originale: Samuel D. Crish, Rebecca M. Sappington, Denise M. Inman, Philip J. Horner, and David J. Calkins, “Distal axonopathy with structural persistence in glaucomatous neurodegeneration”, PNAS published online before print March 1, 2010, doi:10.1073/pnas.0913141107

Fonti: Vanderbilt University Medical Center, Pnas.

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