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Gli italiani non brillano negli stili di vita

Gli italiani non brillano negli stili di vita Nel rapporto Osservasalute è stata fotografata la realtà del nostro Paese: si pratica poco sport, sono in aumento sovrappeso e obesità Resiste ancora la salute degli italiani, nonostante la crisi economica che ostacola prevenzione, accesso alle cure e diagnosi precoce. È quanto si sostiene nel Rapporto Osservasalute, presentato a Roma il 16 aprile 2014 presso l’Università Cattolica-Policlinico A. Gemelli. La pubblicazione, giunta all’undicesima edizione, è relativa al 2013. Peggiora la forma fisica degli italiani Gli italiani guadagnano aspettativa di vita soprattutto grazie alla ridotta mortalità per malattie del sistema circolatorio e per i tumori. “Si intravede anche qualche timido segnale di miglioramento negli stili di vita, almeno sul fronte dei consumi di alcolici e nel vizio del fumo, ma è ancora desolante e anzi in peggioramento – scrivono i curatori del rapporto nazionale – la forma fisica dei cittadini, sempre più grassi; aumentano soprattutto gli obesi e non fanno eccezione i bambini”. Non cambia neppure la tendenza alla scarsa attività fisica: gli italiani non praticano sport in modo costante che, invece, aiuterebbe molto a prevenire le malattie (comprese quelle oculari). Molti anziani obesi o in sovrappeso Il sovrappeso colpisce soprattutto la fascia dai 65 ai 74 anni (45,8%), quando l’obesità si attesta al 15,9% della popolazione. Questi valori diminuiscono leggermente nelle età più avanzate (sovrappeso 42,5% ed obesità 13,2% nelle persone di 75 anni ed oltre). Investire di più in prevenzione farebbe risparmiare il SSN “La spending review – si legge in una nota – rischia di far saltare il Servizio Sanitario Nazionale [SSN], determinando difficoltà nel breve e nel lungo termine, sia a causa di una riduzione dei servizi di salute offerti alla popolazione – specie a quella meno garantita e con minori disponibilità per curarsi ricorrendo al privato –, sia a causa di un aumento della spesa sanitaria sul lungo periodo, aumento determinato dall’effetto boomerang della riduzione degli investimenti in politiche di prevenzione e diagnosi precoce. I risparmi obbligati di oggi rischiano di moltiplicare la spesa nel giro dei prossimi anni”. Più spese per curarsi Infine, un altro segnale di riduzione della spesa pubblica arriva dall’aumento di spesa a carico delle famiglie per i ticket delle prestazioni sanitarie e dei ticket per il consumo di farmaci.

Fonte: Osservasalute

Pagina pubblicata il 18 aprile 2014

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