Glaucoma, una minaccia per la guida Se il campo visivo si è ridotto si potrebbero non percepire situazioni di pericolo 21 maggio 2010 – La visione ‘a tubo’ è nemica della sicurezza stradale. I malati di glaucoma che hanno subito una riduzione del campo visivo è opportuno che rinuncino alla guida: potrebbero non percepire situazioni di pericolo nelle aree periferiche. Lo conferma una ricerca condotta in Inghilterra, che ha monitorato i movimenti oculari rapidi (sàccadi) in relazione a situazioni di traffico stradale proposte sotto forma di clip. “Il glaucoma – esordiscono i ricercatori su PLOS One – è una neuropatia cronica progressiva che colpisce le vie ottiche: è la causa più comune di cecitàmonitorare i movimenti oculari (eye-tracker). Ebbene, in alcuni casi ci si è resi conto che i glaucomatosi non percepiscono il rischio stradale. Mediamente essi hanno più sàccadi e punti di fissazione del gruppo di controllo (sano). Per quanto riguarda l’Italia, per poter guidare il codice prevede che si abbiano visione binoculare, campo visivo normale, senso cromatico sufficiente e visione notturna sufficiente. A livello di acuità visiva, per il conseguimento della patente A e B, la vista deve essere di 10/10 complessivi (con almeno 2/10 per l’occhio che vede meno). Però le due lenti devono avere al massimo una differenza tra loro di tre diottrie. Scheda utile: “ Viaggiare in sicurezza sulle strade ”
Fonti principali: PLOS One , OMS.