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Gennaio-Marzo 2012

In questo numero: “Falsi ciechi, un problema nazionale” di F. Cruciani. Chi ne approfitta e chi è responsabile: il punto su un ‘dramma’ che affligge l’Italia, dove si rischia di penalizzare i grandi invalidi nel condurre la battaglia sacrosanta contro i finti disabili. L’efficienza della sanità italiana è un altro aspetto molto importante da considerare per la sanità italiana: è quanto sottolinea in un suo intervento in Sen. I. Marino, tenuto presso il Senato della Repubblica. “Vista recuperata con geni(o)”: si intitola così l’intervista alla Prof.ssa F. Simonelli della Seconda Università di Napoli su una malattia oculare causata da un difetto del Dna. La docente ha collaborato con l’équipe americana dell’Università di Philadelphia che, per la prima volta al mondo, è riuscita a restituire parzialmente la vista a bambini e, in minor misura, ad adulti colpiti dall’amaurosi congenita di Leber (malattia genetica che colpisce la retina). Un valido esempio di come la ricerca italiana possa ottenere eccellenti risultati anche in collaborazione con équipe internazionali di altissimo livello. Tra le notizie di respiro mondiale segnaliamo la sperimentazione condotta in Messico per schiarire gli occhi fino a farli diventare azzurri. Su questo argomento ha rilasciato tra l’altro un’intervista il portavoce dell’Accademia americana di oftalmologia E. Tu, invitando alla prudenza per via di danni che potrebbe subire la salute oculare col laser sperimentare che consentirebbe di schiarire gli occhi. Una posizione analoga è quella di M. Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana. Una splendida descrizione del Polo Tattile Multimediale di Catania è a firma della scrittrice A. Impellizzeri la quale, tra l’altro, racconta l’inaugurazione di un pullman speciale per ciechi e ipovedenti presentato recentemente nella città siciliana e destinato soprattutto alle scuole. Non potevano mancare, infine, i consueti lavori scientifici: “Genitori e qualità delle cure” (L. Lonetti e L. Laureti), su un centro di riabilitazione visiva di Firenze, e “Come migliorare la valutazione del danno visivo periferico” (G. Corallo, A. Bagnis, G. Balestrero e C. Guidi), un’intelligente disquisizione sui criteri e sulle modalità di misurazione dei danni visivi provocati da una malattia quale il glaucoma.

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