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Castronovo

Finalmente “ci viru”

Di Tiziano Melchiorre

Questa notte il nostro amato Presidente Onorario Giuseppe Castronovo è salito in cielo. Conoscendolo, non facciamo fatica ad immaginare il fracasso che avrà combinato di fronte all’Altissimo, – Pippo Castronovo era profondamente cattolico – nell’esprimere la gioia di raggiungere ciò che ha desiderato per tutta la vita, che lo avrà portato ad esclamare “finalmente ci viru” (finalmente ci vedo).

La vista persa ad otto anni, per un dannatissimo ordigno bellico a forma di penna, un dolore che ha segnato l’intera sua esistenza, tanto da fargli ricordare ogni anno quel giorno, intriso a sentimenti di mestizia e di responsabilità per la consapevolezza che “quel giorno” tracciava una nuova nascita.  Una seconda vita, in cui la sofferenza per la perdita della vista è divenuta motore per il suo estenuante impegno per la lotta alla cecità evitabile, attraverso la prevenzione.

Il 23 gennaio del 1986, a nove anni dalla sua fondazione, diviene presidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, che aveva sede all’epoca, in una stanza della Presidenza Nazionale dell’Unione Italia dei Ciechi, disponendo di una scrivania e di una segretaria a tempo parziale. Con forte determinazione e intelligente sagacia, sostenuta dalla capacità di lobbying di mamma Unione – come soleva chiamare l’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti -, promuove tra i parlamentari un testo di legge che segnerà la storia della prevenzione visiva in Italia: il 28 agosto 1997 viene approvata la legge n. 284.

Una legge innovativa, senza precedenti in Europa, che darà a IAPB Italia il polmone finanziario, in grado di attuare programmi e campagne di educazione sanitaria per la tutela della vista. In poco più di un decennio IAPB Italia, sotto la guida illuminata e visionaria dell’avv. Castronovo, diviene un volano culturale, sociale e scientifico che in modo antesignano rivoluzionerà il concetto di prevenzione visiva, misconosciuto a quei tempi alla stragrande maggioranza della popolazione, delle istituzioni e dei medici, passando da pratica di buona volontà a punto di partenza della filiera delle cure.

Non pago degli egregi risultati conseguiti, l’avv. Castronovo si dedica anima e corpo, alla realizzazione di un sogno che coltivava da diverso tempo, realizzare un Polo di ricerca scientifica per prevenzione e riabilitazione visiva. Con tenacia irrefrenabile, unita ad una dose incontenibile di solare allegria, capace di trasformare in pochi secondi un qualsiasi interlocutore in un accanito sostenitore della tutela visiva, l’avvocato ottiene dal legislatore l’approvazione di un provvedimento di legge per la creazione a Roma del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva, che vede la sua nascita all’interno di uno dei più grandi Policlinici Universitari d’Europa, l’IRCCS Agostino Gemelli di Roma. Un progetto innovativo che vede per la prima volta in oculistica, l’innesto di un centro di ricerca all’interno di un complesso ospedaliero-universitario di rilevante dimensione e complessità organizzativa, che riesce a mantenere inalterata la propria autonomia pur innervando una sinergica e proficua collaborazione clinico-scientifica. Un altro tassello nel vasto schema della tutela visiva viene realizzato da Castronovo: se la prevenzione è il punto di partenza della filiera delle cure, la riabilitazione visiva è il punto terminale. Il Polo Nazionale diverrà nel maggio 2013, il primo Centro Collaboratore al mondo dell’OMS per la riabilitazione visiva.

Chi lo ha conosciuto, e sono in molti ad essere stati travolti dalla sua debordante simpatia e dai suoi affettuosi, energici e amicali strattonamenti, e ancor di più quelli che accompagnandolo sottobraccio si scoprivano accompagnati da lui, sa che Pippo non riteneva mai bastevole quello che faceva per proteggere il bene superiore della vista. Questo lo spinse ad incontrare una schiera di Ministri della Salute per ottenere l’istituzione di un Comitato Ministeriale per la Prevenzione della Cecità, forte di una risoluzione dell’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, affinché il dicastero deputato alla salute potesse avere un organo tecnico specifico per definire priorità e programmi per la protezione della salute pubblica visiva. Il 9 ottobre 2009, l’avvocato ottiene un altro storico risultato: in occasione della conferenza celebrativa della Giornata Mondiale della Vista istituita dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, all’interno della Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, il Ministro della Salute firma il decreto istitutivo della “Commissione di prevenzione della Cecità”: unico caso al mondo di organismo governativo specifico per la vista.

Sarebbe troppo lungo l’elenco delle numerose conquiste realizzate dall’avvocato, non solo nel campo della tutela della vista ma anche nel campo dell’integrazione dei non vedenti, come pure quelle in favore delle vittime civili di guerra. Ciò che possiamo affermare incontrovertibilmente, è che L’avvocato Castronovo, ha impresso in modo indelebile il concetto di prevenzione e riabilitazione visiva nell’oftalmologia, nella coscienza socio-sanitaria della popolazione e nei decisori politici del nostro Paese. Ci ha lasciato non solo un’enorme eredità e una pesante responsabilità, ma ci ha anche insegnato il modo per portala avanti, buttando sempre il cuore oltre l’ostacolo, nonostante le difficoltà sembrino insormontabili, senza che manchi mai una dose soverchiante di salutare ironia.

Grazie caro Presidente. Noi in tutto questo, ci “crediamo ciecamente”!

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