Si scuriscono al sole e consentono di filtrare parzialmente i raggi dannosi
La FDA precisa che bisogna evitare di mettere queste lenti a contatto bisettimanali nei seguenti casi:
Infiammazioni o infezioni oculari, attorno agli occhi o delle palpebre. Qualunque lesione o anomalia della cornea, della congiuntiva (la mucosa che copre la superficie dell’occhio la parte bianca] e i bordi palpebrali) o delle palpebre; ogni patologia precedentemente diagnosticata che causi fastidi quando si mettono le lenti a contatto; [occhio secco grave; ridotta sensibilità corneale; qualunque patologia sistemica che coinvolga l’occhio o la peggiori mettendosi le lenti a contatto; reazioni allergiche della superficie oculare o dei tessuti circostanti che possano essere indotti o acutizzati dall’uso di lenti a contatto o dall’impiego delle soluzioni per conservarle; qualunque infezione oculare attiva, occhi rossi o irritati.
Naturalmente non si deve mai dormire con le lenti a contatto né farle entrare in contatto con l’acqua né portarle più a lungo di quanto prescritto da un oculista. Comunque, conclude l’FDA, esse “non dovrebbero mai essere usate per sostituire altri accessori che proteggono dai raggi UV”. In altri termini non sostituiscono al 100% un paio di occhiali da sole dotato di buoni filtri dei raggi ultravioletti, che sono i più nocivi per i nostri occhi.
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Fonte: FDA